Arriva Mister Prezzi, sentinella contro il carovita e torna a 150 euro il bonus incapienti. Il Governo ha presentato un emendamento al Dl collegato alla manovra, per istituire un Garante per la sorveglianza dei prezzi presso il ministero per lo Sviluppo economico, che avrà il compito di verificare anche l'andamento delle tariffe praticate dalle utilities, dalla luce al gas, all'acqua. Mister prezzi riceverà segnalazioni dalle Camere di commercio e dai cittadini, segnalerà le anomalie sui prezzi al ministro per lo Sviluppo economico che, se necessario, le girerà all'Antitrust. Per il sottosegretario all'Economia Mario Lettieri, la norma servirà «a dare un segnale forte al Paese e agli operatori economici sulla necessità di contenere i prezzi per non incidere sul costo della vita delle famiglie».
Intanto il nodo del bonus incapienti nel decreto legge collegato alla manovra, raddoppiato in Senato con una copertura farraginosa legata ai conti dormienti, è stato sciolto: il bonus torna a 150 euro. È stato presentato un emendamento del Governo in commissione Bilancio della Camera. «Non è stato possibile trovare risorse aggiuntive - ha spiegato il sottosegretario all'Economia Mario Lettieri - nè avallare una copertura di fatto inesistente». La copertura all'emendamento proposto dal senatore dissidente Fernando Rossi (Gruppo misto Sinistra critica) e approvato dall'aula del Senato, come aveva rilevato il Servizio Bilancio di Montecitorio, presentava, infatti, «profili di criticità». Al vaglio dell'Esecutivo sono state varie possibili soluzioni: tornare all'onere complessivo di 1,9 miliardi, eliminando il raddoppio da 150 a 300 euro introdotto al Senato, come poi è stato deciso; oppure ridurre la platea dei destinatari del bonus o spalmare l'erogazione in due tranche tra 2007 e 2008, con una copertura tutta da trovare. Nel documento del Governo in risposta ai rilievi critici del Servizio Bilancio la Ragioneria sul punto, si ribadiva che la platea dei beneficiari è pari a 12,6 milioni di soggetti e che le modalità di erogazione del bonus saranno definite con decreto. La scelta dell'Esecutivo ruotava intorno alla platea dei beneficiari del bonus, coma ha spiegato il relatore Lello Di Gioia. Sull'emendamento il senatore dissidente Fernando Rossi, ex Pdci, avverte: «tanto dal Senato devono ripassare».
In commissione Bilancio sono stati presentati un migliaio di emendamenti, una quindicina del Governo di «carattere tecnico». 280 della maggioranza che è al lavoro per scremare le proposte. Tre gli emendamenti da segnalare del Governo: oltre a quello sul bonus incapienti, anche una riformulazione dell'articolo 33 sugli emotrasfusi, per correggere la copertura, visto che l'aumento delle accise sui tabacchi non ha superato il vaglio della Ragioneria generale dello Stato e una sull'articolo 4 relativo alla prescrizione dei crediti sanitari. Il relatore Lello Di Gioia, ammette che il numero delle proposte di modifica «è abbastanza sostanzioso, ma molti non saranno ammissibili, per estraneità di materia o per la copertura». La decisione di ammissibilità della presidenza sarà comunicata in commissione alle 14 di lunedì prossimo. Dalle 16 dovrebbero iniziare le votazioni sugli emendamenti, per chiudere l'esame in tempo utile e sbarcare in aula mercoledì 14, come deciso dalla Conferenza dei capigruppo. È anche stato presentato un emendamento sulla portabilità gratuita dei mutui, norma interpretativa del decreto Bersani, firmato da un pool di senatori: Franco Ceccuzzi (Pd), Paolo Del Mese (Udeur), Maria Ida Germontani (An) e Gianfranco Conte (Fi).