Via questa mattina in commissione Bilancio della Camera all'esame del decreto legge collegato alla Finanziaria. E subito scoppia il problema del bonus incapienti, raddoppiato al Senato da un emendamento del senatore della sinistra critica Fernando Rossi. L'aumento della misura da 150 a 300 euro ha fatto lievitare il costo della disposizione, inizialmente calcolata in 1,9 miliardi di euro. Dopo gli interventi di apertura del relatore Lello di Gioia (Rosa nel pugno) e del sottosegretario all'Economia Mario Lettieri, è in arrivo un emendamento correttivo presentato dal relatore o dal Governo. Per Di Gioia (Rosa nel pugno) il raddoppio del bonus è «giustissimo» dal punto di vista sociale, ma difetta sul fronte della copertura. Farraginoso, infatti, l'utilizzo dei conti dormienti. «A questo punto - dice Di Gioia - o il Governo ci dice che ci sono 5 miliardi disponibili o, più verosimilmente, si tornerà alla misura originaria».
Per il relatore il decreto legge è in linea con il programma del Governo, nella direzione dell'equità sociale e della competitività. Di Gioia apprezza l'impostazione di fondo della manovra, ma ha rilevato una «mancanza di ambizione verso il futuro, sia nel decreto sia complessivamente nella manovra finanziaria, che non dipende soltanto dalle urgenze del momento, ma anche da una mancanza di chiarezza nella rotta da seguire, dovuta all'eterogeneità della maggioranza che si manifesta continuamente». E chiede di porre rimedio alla situazione al presidente Prodi con un'iniziativa volta a una chiarificazione di fondo subito dopo la sessione di bilancio. Nel testo potevano, però, essere eliminati molti interventi microsettoriali. «Il dato positivo - dice Di Gioia - è l'intervento sugli investimenti e il fatto che si possa ripensare all'edilizia economica e popolare, importante per la ripresa economica e per risolvere un problema sociale e annoso come quello della casa».
Il Governo, ha spiegato poi il sottosegretario Lettieri, «si è impegnato a presentare le integrazioni alla relazione tecnica per i punti inseriti in Senato». Lettieri ha assicurato che dall'Esecutivo arriveranno in commissione «pochissimi emendamenti». Domani, in commissione Bilancio, sarà avviata la discussione generale ed è stato fissato alle 12 il termine per presentare gli emendamenti. Le votazioni potrebbero cominciare giovedì pomeriggio, visto che il giudizio sull'ammissibilità è previsto per la mattina di giovedì. Poi il disegno di legge di conversione del decreto legge approderà in aula il 14 novembre. Per domani mattina è prevista una riunione fra maggioranza e Governo per un confronto sugli emendamenti da presentare.