L'emendamento su Mister prezzi è stato dichiarato inammissibile per estraneità di materia. È uno degli oltre 400 emendamenti al decreto legge collegato alla Finanziaria dichiarati inammissibili. Il sottosegretario all'Economia Mario Lettieri, ha chiesto alla presidenza della Commissione di rivalutare la decisione, ma l'emendamento che istituiva il controllore dei prezzi non ha superato la prova. Lettieri, però, ha reso noto che ripresenterà «l'emendamento alla prima occasione utile che dovrebbe essere la Finanziaria». Sono 422, infatti, gli emendamenti dichiarati inammissibili per estraneità di materia o non idoneità della copertura dal presidente della commissione Bilancio della Camera.
Con il giudizio di ammissibilità del presidente Lino Duilio (Pd), scende, dunque, a quota 700 il numero degli emendamenti da esaminare in commissione, dagli originari 1.100 presentati. Inammissibili anche 5 proposte depositate dal Governo, dall'istituzione di Mister prezzi, a un emendamento sulla disciplina relativa all'attuazione del minor gettito dei Comuni a titolo Ici e un altro che sopprimeva le disposizioni per valutare la qualità dell'attività scientifica e didattica dei ricercatori. Inammissibile anche l'emendamento per lo scioglimento e messa in liquidazione della Stretto di Messina Spa, presentato dalla sinistra radicale. I Verdi annunciano che torneranno alla carica con il prossimo arrivo della Finanziaria alla Camera. L'emendamento era già stato bocciato in aula al Senato, teatro di una spaccatura nella maggioranza (l'Italia dei valori ha votato contro insieme alla Cdl). La bocciatura della modifica è giunta per carenza di compensazione, visto che l'emendamento non prevede le risorse necessarie per l'attuazione della misura.