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Dal 2008 le dichiarazioni dei redditi viaggeranno on line

di Nicoetta Cottone

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30 novembre 2007


Dal 2008 le dichiarazioni dei redditi viaggeranno solo on line. Sarà infatti eliminata la possibilità di consegnarle agli uffici postali e alle banche convenzionate. È una delle novità contenute in uno degli oltre 6.500 emendamenti alla Finanziaria per il 2008 presentati alla commissione Bilancio della Camera. Sul provvedimento incombe già l'ombra della fiducia. Una rivoluzione informatica, quella proposta dal Governo, che comporterà vantaggi per l'amministrazione finanziaria e per i contribuenti. La presentazione del modello 770, si legge nell'emendamento, sarà uniformata con il termine di invio telematico delle altre dichiarazioni fiscali, fissato inderogabilmente al 31 luglio 2008. Per i soggetti non titolari di redditi d'impresa o di lavoro autonomo resta la possibilità di presentare all'Agenzia delle entrate mediante spedizione effettuata dall'estero, con raccomandata o mezzo equivalente dal quale risulti con certezza la data di spedizione o avvalendosi del servizio telematico.

Con gli emendamenti del Governo, 65 in tutto, si tenta un colpo d'acceleratore per smaltire i rimborsi ai contribuenti più vecchi, si allarga ad ampio raggio il campo di applicazione della confisca di beni e patrimoni degli evasori, si dettano disposizioni organiche per la rateazione delle somme dovute all'Erario per debiti tributari. Viene attenuato l'impianto sanzionatorio relativo al regime Iva del reverse-charge. Previsto anche un giro di vite sulla class action, se sarà proposta da soggetti inadeguati. Ci saranno 100 milioni di euro in più per costruire asili nido e per la Protezione civile, per l'acquisto di due Canadair da 35 milioni l'uno, per affrontare l'emergenza incendi che ogni anno brucia il Belpaese. È prevista anche l'abolizione dell'Isvap, con il passaggio del controllo sulle assicurazioni a Banca d'Italia e Consob. Arriva uno sconto fiscale sugli abbonamenti di autobus e metropolitane intestati ai figli e nuovi paletti per i derivati degli enti locali. Rinviato al 1° gennaio del 2009 l'obbligo di immettere sul mercato misuratori fiscali idonei alla tramissione telematica dei corrispettivi registrati giornalmente.

Un emendamento del relatore Michele Ventura (Pd) prevede l'istituzione di un Fondo nel quale far confluire parte dell'extragettito fiscale del 2008 da destinare alla riduzione delle tasse per i lavoratori dipendenti. «Un Fondo - spiega il sottosegretario all'Economia, Alfiero Grandi - nel quale cominciare a mettere qualche euro delle risorse dell'extragettito 2008 da destinare alla riduzione del carico fiscale per i lavoratori dipendenti». È anche allo studio un bonus per le famiglie numerose da inserire in Finanziaria. «Un segnale importante e condivisibile - dice il ministro per la Famiglia Rosy Bindi - coerente con l'impostazione della riforma degli assegni familiari, avviata lo scorso anno».

Un emendamento presentato dal Governo prevede, poi, che per fare ricorso in Cassazione, nei casi in cui il processo d'appello non sia andato a buon fine, si dovranno sborsare ben 3mila euro. Torna, dunque, il «deposito in caso di soccombenza», misura abrogata nel 1977, come filtro ai ricorsi infondati. La somma verrà restituita se la Corte giudicherà ammissibile il ricorso, ma andrà persa nel caso in cui i giudici dichiareranno inammissibile o improcedibile il ricorso o se questo verrà rigettato nel merito. Se invece il ricorso viene rigettato, ma secondo la Cassazione «non era manifestamente infondato», il giudice potrà «ordinare la restituzione del deposito». Previste anche alcune eccezioni. Un emendamento punta allo svecchiamento dei docenti delle università. I docenti universitari andranno in pensione a 72 anni, e non più a 75 anni come possono fare oggi usufruendo di una proroga di 3 anni. La norma, però, andrà a regime solo nel 2010.

Si riapre la querelle sulle assunzioni all'Agenzia delle entrate. Un emendamento del Governo prevede che «per assicurare standard elevati di qualità di reclutamento», l'utilizzo delle graduatorie nel limite massimo del 10% degli idonei, semprechè il punteggio non sia inferiore di oltre un punto rispetto a quello conseguito dall'ultimo dei vincitori in graduatoria. L'Agenzia delle entrate, inoltre, potrà destinare a nuove assunzioni la quota riservata alla stabilizzazione dei precari. Sull'emendamento del Governo, parte all'attacco il senatore di Rifondazione comunista Salvatore Bonadonna che lo bolla come una «inaccettabile provocazione». Per Bonadonna, si «vanifica la norma approvata dal Senato e concordata con il Governo». Sul punto molti senatori, capitanati da Giorgio Benvenuto, presidente della commissione Finanze del Senato, hanno scritto una lettera al premier Romano Prodi. Nella relazione all'emendamento il Governo spiega «con lo scorrimento integrale delle graduatorie degli idonei si finirebbe per ripiegare su scelte largamente al di sotto di traguardi di eccellenza».

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