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È polemica sugli extra-costi

di Marco Rogari

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Sabato 03 Novembre 2007


Si è rivelata uno degli ostacoli più ardui sul cammino della Finanziaria in commissione Bilancio al Senato: la copertura dell'abolizione dei ticket sanitari sulla diagnostica nel 2008. Ma non è la sola. Al centro delle polemiche ci sono anche altre tre misure sparpagliate nei provvedimenti della manovra: il raddoppio da 150 a 300 euro del bonus (nel decreto approdato alla Camera); l'eliminazione del tetto sugli "usuranti" (nel collegato sul Welfare); il pacchetto di assunzioni nella pubblica amministrazione (nella Finanziaria). Tutte misure al centro, in diverse fasi, delle perplessità della Ragioneria generale dello Stato. Che sui ticket sanitari continua a dare, almeno per il momento, un'interpretazione in parte diversa da quella dall'ufficio legislativo del ministero dell'Economia negando (per ora) il "bollino". Da via XX settembre si ribadisce che la copertura degli 834 milioni necessari è garantita, anche se la Rgs non è del tutto convinta su una parte della della sua composizione: circa 300 milioni.
In ogni caso Romano Prodi esprime grande soddisfazione per il lavoro svolto dalla Commissione. «Un risultato straordinario», afferma il premier. E positivi sono i commenti anche di gran parte della maggioranza, Pd in testa.
La polemica sui ticket
Il mancato bollino della Ragioneria sull'abolizione dei ticket è stato criticata nuovamente dall'opposizione, che già giovedì notte aveva abbandonato la commissione. Al ministero dell'Economia però sono sicuri di aver agito con correttezza e all'insegna della massima trasparenza. Non a caso, si fa notare a via XX settembre, la diversità di vedute tra l'ufficio legislativo dell'Economia e la Ragioneria è riportata anche nella relazione dell'emendamento presentata dal sottosegretario Nicola Sartor. Una relazione imperniata su una copertura – si lascia intendere al ministero – sostanzialmente analoga a quella prevista, con l'ok della Ragioneria, prima dell'estate per il decreto sull'abolizione sui ticket. Il meccanismo attivato in entrambe le occasioni sarebbe quello della cosiddetta "traduzione" tra competenza e cassa. Nessun dubbio sull'assenza di ricadute sul saldo netto da finanziare, ma in questo caso la Rgs si sarebbe soffermata maggiormente sugli effetti sull'indebitamento delle pubbliche amministrazioni. A non convincere la Ragioneria sarebbero due delle voci indicate nella relazione: i 160 del fondo per l'attuazione dei progetti finanziati dalla Ue e i 150 milioni in "formula" di credito d'imposta.
A via XX settembre però si fa notare che non solo la procedura risponde a tutti i "requisiti legislativi", ma anche che il ministero dell'Economia si è preoccupato di "ottimizzare" la copertura originaria elaborata dal relatore Giovanni Legnini, autore dell'emendamento. Quest'anno infatti ad essere vincolati alla relazione tecnica non erano solo i correttivi del Governo ma anche quelli del relatore. «La copertura per l'abolizione dei ticket c'è, non è inventata, ed è fatta di tagli alla spesa», sottolinea anche Legnini.
Settimana decisiva
Ora la partita si sposta in Aula. La prossima si annuncia come la settimana decisiva per la tenuta del Governo. Già lunedì sarà subito battaglia sulle pregiudiziali. Ma il vero banco di prova per l'Esecutivo potrebbe arrivare mercoledì 7 novembre con la presentazione dell'emendamento dei diniani sulla sanatoria dei precari. L'opposizione spera che Dini voglia davvero rompere con Prodi. Che da parte sua mostra tranquillità e si accinge a seguire i lavori in Aula per fare sentire la sua presenza. Il Governo ribadisce di non voler ricorrere alla fiducia, che però resta dietro l'angolo. Il tentativo di palazzo Chigi è di confermare il testo uscito dalla Commissione: 160 le modifiche apportate, che spaziano dai derivati alle verifiche sul caro pasta. Alla richiesta dell'Unione di scremare i correttivi, l'opposizione risponde che ne presenterà solo 400. Alla fine però gli emendamenti complessivamente depositati in Aula risultano circa 800. Il Governo deve fare i conti anche con la sua maggioranza: dal dissidente Turigliatto arrivano una quarantina di correttivi e altri sono formulati dai socialisti di Angius. Non sono proprio risicati, quindi, gli emendamenti targati centrosinistra. Che, in alcuni casi, (come è accaduto sul decreto) potrebbero essere votati dall'opposizione per mettere in difficoltà il Governo.

LE MICRO-MISURE



200mila E
Fondi per la «Grande guerra»
Lo stanziamento inserito in Finanziaria servirà alla «tutela del patrimonio storico della Prima guerra mondiale»
1,5 milioni
Fondazione Puccini
I fondi andranno alla Fondazione Festival Puccini di Torre del Lago (Viareggio) per commemorare i 150 anni della nascita del maestro
500mila €
Minoranze linguistiche
Mezzo milione di euro servirà per la tutela della minoranza linguistica slovena del Friuli Venezia Giulia
32 milioni
Italiani all'estero
Fondi per la comunità dei concittadini che risiedono fuori dall'Italia
5 milioni
Pedemontana di Formia
Bocciato, invece, il finanziamento per la realizzazione del Passante nord di Bologna. «Rammaricato» il premier Romano Prodi
7 milioni
Ex dipendenti basi Nato
Serviranno per «assunzioni» di italiani che hanno lavorato almeno per un anno in strutture Nato o «dei singoli Stati esteri che ne fanno parte» sul territorio italiano. La proposta di due senatori sardi (Nieddu e Cabras) mira a riassorbire gli ex dipendenti della Base Usa alla Maddalena
400mila €
Mondiali di nuoto
Si svolgeranno a Roma nel 2009
400 mila €
Giochi del Mediterraneo
L'evento è in programma a Pescara nel 2009. Ma ai fondi iniziali si aggiungono ulteriori «700mila euro per quattordici anni»

LE RISORSE DA TROVARE


È su quattro fronti il duello delle cifre



p La scelta di abbandonare la Commissione fatta dai senatori della Cdl, la notte scorsa, per la mancata Relazione tecnica sulla copertura del taglio dei ticket da 10 euro, è stata solo l'ultima goccia. In realtà sono quattro i fronti aperti dell'intera manovra 2008: dal ddl Finanziaria al decreto al ddl collegato sul Welfare. Se la copertura sui ticket vale 834 milioni per il 2008, ben maggiori sono gli oneri previsti per altre partite. La stabilizzazione dei precari nella Pa vale, per il solo 2008, circa 320 milioni , il raddoppio del bonus incapienti impone una nuova copertura per 1,9 miliardi e, infine, le finestre per l'anzianità dei lavoratori esposti ad attività usurante costerà, nei prossimi 10 anni, 2,5 miliardi
TICKET SULLA DIAGNOSTICA
Il costo previsto per la rinuncia al ticket di 10 euro sulle visite specialistiche e la diagnostica ammonta a 834 milioni di euro. Per la copertura di questo provvedimento, l'emendamento approvato dalla maggioranza indica tagli alle spese per consumi intermedi non aventi carattere obbligatorio dei ministeri. La misura sostituisce il taglio "saltato" che avrebbe riguardato gli organi costituzionali e quelli a rilevanza costituzionale. Sul punto l'opposizione contesta la mancanza della "bollinatura" della Ragioneria generale dello Stato
STABILIZZAZIONE PRECARI
Il piano triennale prevede la stabilizzazione di coloro che, con le varie tipologie di contratti precari, hanno lavorato per tre anni nella Pubblica amministrazione. Sono inclusi nella stabilizzazione coloro che hanno in corso contratti stipulati prima del 28 settembre 2007. Entro il 30 aprile le amministrazioni pubbliche, centrali e periferiche, dovranno predisporre la progressiva stabilizzazione. Il fondo per le assunzioni, istituito con la precedente Finanziaria, viene rimpinguato di 60 milioni per il triennio. Nel 2008 il costo previsto è di 320 milioni
BONUS INCAPIENTI
Nel decreto fiscale che accompagna la Finanziaria è previsto il raddoppio del bonus incapienti, che passa a 300 euro. L'onere maggiore è di 1,9 miliardi. Per Governo e maggioranza andrebbe riportato a 150 euro, dopo il blitz dei dissidenti Rossi e Turigliatto che lo ha aumentato indicando come coperture l'utilizzo del Fondo conti dormienti. Difficile tornare indietro. L'ipotesi di trovare una mediazione trova, invece, uno stop deciso da parte della componente moderata della coalizione, "diniani" in testa
LAVORI USURANTI
La deroga all'applicazione del nuovo sistema di quote per la pensione di anzianità per i lavoratori esposti ad attività usuranti ha un costo di 2,5 miliardi. Il Ddl Welfare collegato alla Finanziaria 2008 prevede l'istituzione di un apposito Fondo la cui dotazione finanziaria è di 83 milioni per il 2009, 200 milioni per il 2010, 312 milioni per il 2011, 350 per il 2012 e 383 milioni a decorrere dal 2013. La definizione dei criteri per individuale i beneficiari saranno definiti dal Governo (è prevista una delega) con le parti sociali

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