È partita in aula alla Camera la discussione generale sul decreto legge collegato alla
Finanziaria. Sono già iscritti a parlare oltre 60 deputati, quindi gli interventi concludersi domani. Fissato per le 18 il termine per la presentazione degli emendamenti in aula. Irrinunciabile ormai la fiducia, visti i tempi ristretti per la conversione in legge del decreto che dovrà comunque tornare al Senato. Per ora il ministro per i Rapporti con il Parlamento Vannino Chiti, ha detto che l'autorizzazione della fiducia «non è all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri né oggi né domani». Palazzo Chigi sembra, però, orientato a porre la questione di fiducia in aula lunedì prossimo per votarla il giorno dopo, trascorse le prescritte 24 ore.
In commissione Bilancio sono stati approvati solo 4 emendamenti proposti dal Governo e dal relatore Lello Di Gioia (Rosa nel pugno) su bonus incapienti, emotrasfusi, biodiesel e vittime del dovere. Gli altri 700 emendamenti sono, invece, stati rinviati all'esame dell'Aula, dove potranno essere ripresentate anche le altre 422 modifiche dichiarate inammissibili in commissione.
Proprio sul rinvio in aula dei 700 emendamenti, il relatore Lello Di Gioia in aula lancia un appello all'Esecutivo. «Vorrei sottolineare con fermezza - ha detto Di Gioia – che bisogna ridare dignità alla commissione Bilancio, all'istituzione e al Parlamento. Perché crediamo che sia necessario, in un provvedimento, tentare di determinare anche alcune condizioni emendative che consentano al provvedimento di approdare in aula con correzioni e miglioramenti. Questo lo rivendico essendo parlamentare eletto dai cittadini e ritengo quindi di svolgere pienamente il compito che mi è stato assegnato».