Abolito il ticket aggiuntivo di 10 euro sulle visite specialistiche e sulla diagnostica.

L'aula del Senato ha approvato l'articolo 48-bis che prevede la disapplicazione del ticket

nel 2008. Costo dell'operazione, 834 milioni, ripartiti tra le regioni. Sulla copertura finanziaria della norma c'è stato un lungo tira e molla tra Governo e Ragioneria generale dello Stato e un lungo dibattito fra maggioranza e opposizione. Il ministro della Salute Livia Turco sottolinea che con lo stanziamento di 834 milioni di euro per l'abolizione del ticket aggiuntivo per il 2008 è stato «ulteriormente innalzata la copertura finanziaria per i livelli di assistenza. Il fondo sanitario raggiunge così la cifra di 101,457 miliardi di euro per il 2008». Il Senato, dice la Turco, ha poi confermato l'incremento di 3 miliardi di euro per l'ammodernamento delle strutture sanitarie, la costruzione di nuovi ospedali e servizi territoriali, il rinnovo delle tecnologie mediche, la messa in sicurezza delle strutture, la realizzazione di residenze sanitarie per gli anziani e il potenziamento della rete per le cure palliative e degli ospedali senza dolore.

Stralciata la norma sulla prescrizione dei principi attivi dei farmaci. La seduta dell'aula del Senato è iniziata con lo stralcio di una norma sulla prescrizione dei farmaci l'esame della Finanziaria in aula del Senato. Il relatore Giovanni Legnini (Ulivo) ha chiesto lo stralcio dell'articolo 46-bis, introdotto dalla commissione Bilancio di Palazzo Madama, che obbligava i medici a prescrivere nelle ricette il principio attivo dei farmaci di classe C a pagamento. La decisione sullo stralcio é maturata durante una riunione di maggioranza sull'articolo 46. «La richiesta - ha detto al termine della riunione il capogruppo dell'Italia dei valori Nello Formisano - é per consentire un esame approfondito della norma in commissione Sanità».

Il senatore Roberto Manzione (Unione democratica), promotore della disposizione, aveva chiesto invece l'accantonamento dell'articolo e proposto una modifica per rendere la disposizione «meno rigida», specificando che «il medico, quando lo ritenga assolutamente necessario e indispensabile, può prescrivere il farmaco non sostituibile con il principio attivo». La norma imponeva al farmacista di fornire informazioni su disponibilità e costi del farmaco generico e degli altri medicinali contenenti il principio attivo. Pesante il commento del senatore Manzione. «Le lobby sono potenti e riescono ad arrivare in qualunque angolo del Senato, anche nell'Unione». Il senatore Roberto Manzione se la prende con la lobby farmaceutica. «Non vogliono – ha detto il senatore - che qualcuno entri a dire come deve essere divisa la torta che loro mangiano e che pagano i cittadini e l'utente». Il rapporto col Governo? «Si è incrinato, ma la Finanziaria la voto».

Si studia una soluzione per risarcire i danneggiati dalle trasfusioni. Il Governo sta lavorando su un emendamento presentato dall'opposizione per il risarcimento dei cittadini danneggiati dalle trasfusioni. L'ipotesi, spiega il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Giampaolo D'Andrea, é di «reperire una quota per i finanziamenti per un anno da un fondo che già esiste, che può essere il Fondo sanitario nazionale o altri simili, in modo da non ampliare la spesa». Tale quota ammonterebbe a 180 milioni di euro ma, aggiunge D'Andrea, la norma potrebbe essere inserita tramite una riformulazione dell'emendamento in questione non al Senato, ma nel passaggio del provvedimento alla Camera.

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