Scivolone di Governo e maggioranza al Senato. Sono stati battuti su un emendamento che aumenta l'assegno di dottorato di ricerca. Si tratta della prima caduta sulla Finanziaria della maggioranza, che si registra al quinto giorno di votazione. Sull'emendamento avevano dato parere negativo sia il Governo, sia il relatore Legnini. Il sì dell'aula è arrivato su un emendamento all'articolo 52 della Finanziaria, firmato da Giuseppe Valditara (An) che incrementa l'assegno di dottorato di ricerca, aumentando di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008, 2009 e 2010 il Fondo di finanziamento ordinario. I voti a favore sono stati 161, quelli contrari 153, gli astenuti 3. Tutta la maggioranza ha poi votato l'articolo.
Sull'episodio scherza il premier Prodi, in visita ufficiale al Dipartimento nazionale della Protezione civile, in risposta a chi gli chiede se domani dovrà indossare la maglia del corpo per affrontare il voto finale sulla Finanziaria. «No, non c'è bisogno di questa maglietta, non c'è bisogno di avere una strategia contro i grandi rischi». Prodi si dice fiducioso. «Che su un emendamento molto particolare e superficiale la maggioranza vada sotto, mi sembra che non sia un elemento straordinario e si è verificato tantissime volte anche quando c'era una maggioranza enorme in Parlamento. È il voto finale, che è importante». L'emendamento, commenta il ministro dell'Università e della Ricerca Fabio Mussi, «è un'idea giusta, ma manca la copertura».
«È una grande vittoria per l'Università italiana - ha commentato il senatore Valditara - Si premia il merito, si privilegia la qualità dei giovani che si impegnano nella ricerca, finora dimenticata e vituperata dal governo di centrosinistra, che oggi siamo riusciti a battere nell'Aula del Senato». L'approvazione dell'emendamento è stato salutato in aula da uno scroscio di applausi.
Hanno votato con la Casa delle libertà i senatori Giuseppe Scalera, Fernando Rossi, Franco Turigliatto e Domenico Fisichella. Si sono invece astenuti Gavino Angius, Roberto Barbieri e Accursio Montalbano, astensioni che al Senato valgono come voti contrari. «Non è una questione politica: è una questione di merito - sottolinea il senatore dissidente Fernando Rossi - la ricerca e l'università italiane vanno sostenute concretamente e sono convinto che la proposta Valditara porti dei benefici in questi settori».