«Noi abbiamo vinto e l'opposizione ha perso con dignitá». È la sintesi del relatore di maggioranza, Giovanni Legnini, a poche ore dal voto finale sulla Finanziaria. Legnini si è detto soddisfatto «per un lavoro lungo e intenso che ha migliorato il testo base della Finanziaria», sottolineando che «uno dei segreti di questo successo è che è stata lanciata una sfida chiedendo pochi emendamenti per evitare la fiducia: l'opposizione ce l'ha rilanciata e noi siamo andati fino in fondo».
Sono iniziate le dichiarazioni di voto finali che prevedono una decina di minuti per gruppo (15 per il gruppo Misto), e gli altri senatori in dissenso, per un totale approssimativo di un'ora e mezza. Verso le 22.30 si riunirà il Consiglio dei ministri per dare il via libera alla Nota di variazione al bilancio, nota che dovrá poi essere valutata dalla commissione Bilancio di Palazzo Madama. Un'operazione, quest'ultima, che richiede una ventina di minuti. Poi l'assemblea sarà
chiamata a votare la Nota di variazione e il ddl del bilancio, senza dichiarazione di voto. Secondo Marini, «si potrebbe concludere realisticamente alle ore 23». Una nota del Senato annuncia che la conferenza dei presidenti dei Gruppi parlamentari del Senato è convocata per questa sera al termine delle operazioni di voto sulla legge Finanziaria.