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Bagarre sulla copertura dei ticket. Soluzione tecnica in commissione Bilancio

di Nicoletta Cottone

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7 novembre 2007

Marini rinvia in commissione Bilancio il nodo dei ticket. E la commissione, presente il Ragioniere Generale dello Stato Mario Canzio, trova una soluzione tecnica. Nel pomeriggio bagarre in aula e seduta sospesa per mezz'ora sulla copertura per l'eliminazione dei ticket sanitari sulla diagnostica. Il presidente del Senato Marini, confortato dal parere della capigruppo, decide di accantonare gli articoli 3 a 48-bis: la commissione Bilancio di Palazzo Madama si riunisce in serata per dare soluzioni al problema sorto sul fronte della copertura della misura e trova una soluzione tecnica, che domani mattina sarà portata in aula, per consentire la copertura anche sul fronte dell'indebitamento netto dell'emendamento che abolisce nel 2008 i ticket sanitari sulla diagnostica. In pratica si tratta di emendamenti tecnici sull'impatto del deficit, già oggi suggeriti dalla Ragioneria in una tabella, mentre per la copertura di 92 milioni di maggior deficit, che comunque risultavano dopo l'approvazione degli emendamenti in Commissione bilancio, si farà ricorso a un taglio delle spese dei ministeri.

Ecco il problema emerso in aula, che ha suscitato forti polemiche da parte della Cdl: la copertura dell'emendamento che cancella i ticket sanitari è corretta ai fini dell'articolo 81 della Costituzione, ma sul fronte del deficit emerge uno scostamento negativo di 94 milioni nel 2008 e un miglioramento di 140 milioni nel 2009. I dati si ricavano dalla lettura dell'aggiornamento delle tabelle allegate alla Finanziaria fatto dalla Ragioneria dello Stato, effettuata in base alle modifiche introdotte alla legge in commissione Bilancio. In particolare la differente valutazione riguarda la «stima» che le misure avrebbero ai fini dell'indebitamento netto, cioè del deficit, di alcune delle norme prese a copertura per la cancellazione nel 2008 dei ticket sanitari sulla diagnostica. Nella tabella della Regioneria vengono già suggerite due modifiche di carattere tecnico che consentirebbero di correggere questo impatto, migliorando l'effetto sul deficit di 200 milioni nel 2008 e di 647 milioni nel 2009, portando il risultato differenziale di quest' anno addirittura in avanzo di 140 milioni.

In aula nel pomeriggio c'è, però, una diversa valutazione sull'impatto che queste norme avrebbero sul deficit che «è meglio affrontare, per sgomberare il campo da questa diatriba», come ha sottolineato il presidente della Commissione Bilancio del Senato Enrico Morando commentando le tabelle della Ragioneria. Il senatore Giuseppe Vegas (Forza Italia), relatore di minoranza della Finanziaria, ha chiesto il rinvio del provvedimento in commissione. Secondo Vegas le tabelle della Ragioneria generale dello Stato sulla finanziaria dimostravano «che l'emendamento sui ticket sanitari è scoperto».


Sì alle detrazioni per Ici e affitti. Dopo la ripresa dei lavori in aula, dopo mezz'ora di sospensione, si accende semaforo verde per lo sconto Ici sulla prima casa. Il via libera al testo arriva con 160 sì e 155 no. Dal prossimo anno, dunque, scatterà una detrazione Ici aggiuntiva, pari all'1,33 per mille della base imponibile, con un tetto di 200 euro. Restano fuori dal beneficio le case di lusso, le ville e i castelli. Sì anche alla detrazione sugli affitti pari a 300 euro per chi ha reddito sotto i 15.493,71 euro e a 150 euro per chi ha un reddito fra i 15.493,71 euro, ma non supera i 30.987,41 euro. Detrazioni di 991,6 euro se il reddito non supera i 15.493,71 euro anche ai giovani tra i 20 e i 30 che stipulano un contratto di locazione per andare in una casa diversa da quella dei genitori.

Bonus ristrutturazioni. Prorogato per il 2008 il bonus per le ristrutturazioni delle case, con una detrazione d'imposta del 36% della spesa sostenuta, usufruibile per redditi sotto i 48mila euro). Prorogata l'Iva agevolata al 10% sulle ristrutturazioni.

Successioni. Infine, è stata corretta una misura approvata con la Finanziaria dello scorso anno sulla successione delle imprese familiari: l'esenzione dall'imposta di successione, prevista per i parenti in linea retta, varrà ora anche per i coniugi.

Bocciata la tassazione delle rendite finanziarie al 20 per cento. Bocciato l'emendamento alla Finanziaria firmato da Fernando Rossi e Turigliatto (Gruppo misto- Sinistra critica) , che prevede l'armonizzazione al 20% per la tassazione delle rendite finanziarie. Il Governo , come confermato dal sottosegretario all'Economia Alfiero Grandi prima della votazione degli emendamenti, interverrà per introdurre nel disegno di legge sulle rendite finanziarie all'esame della Camera l'aliquota unica al 20% sulle rendite finanziarie.

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