ILSOLE24ORE.COM > Notizie Norme e Tributi ARCHIVIO

Il Fisco viaggia sull'auto e fa il pieno di imposte

di Gian Primo Quagliano

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
3 DICEMBRE 2007

È sempre più salato il conto del Fisco per la motorizzazione in Italia. Secondo le stime dell'Anfia, nel 2006 l'insieme di tasse, imposte e balzelli sul settore ha portato nelle casse dello Stato quasi 78 miliardi di euro, con una crescita sull'anno precedente del 2,6 per cento. Molto pesante anche l'incidenza sul totale delle entrate tributarie, che nel 2006 si attesta al 19,5%, con un leggero calo sul 2005, dovuto non certo a una riduzione del prelievo sulla motorizzazione (che infatti, come si è detto, è aumentato), ma a una crescita ancora più forte delle entrate tributarie complessive, che hanno fatto un balzo del 9,6 per cento.
Analizzando la tabella, l'approccio del Fisco all'auto appare "ecumenico", nel senso che interessa tutti i possibili aspetti tassabili, dall'acquisto all'impiego e dalla nascita alla morte del veicolo.
È però l'utilizzo a offrire il maggior contributo all'Erario. A partire soprattutto dai consumi di carburanti. Nel 2006 il prelievo su benzina e gasolio ha fruttato ben 32,5 miliardi di euro con una crescita dell'1,2% sull'anno precedente e con un'incidenza sul gettito totale della motorizzazione pari al 41,74 per cento.
Una voce apparentemente insignificante, come l'acquisto di lubrificanti, dà poi all'Erario quasi un miliardo di euro.
Ben più rilevante si rivela il prelievo sull'acquisto di ricambi, accessori e pneumatici, che offre alle pubbliche casse altri 2,5 miliardi, mentre quello sui parcheggi dà al Fisco 2,3 miliardi e quello sui pedaggi autostradali fa affluire tributi per 1,1 miliardi.
Tutti i prelievi fin qui citati riguardano l'impiego dell'auto. Ultimo prelievo correlato a questo aspetto è quello sugli interventi di manutenzione, che - sempre secondo le stime elaborate dall'Anfia - è conglobato con quello dell'Iva per l'acquisto di autovetture, ma dà comunque un apporto non trascurabile al prelievo sull'acquisto e sulla manutenzione di autoveicoli, che ammonta a 15,5 miliardi.
Tutte le altre imposte colpiscono semplicemente il possesso del veicolo indipendentemente dal suo utilizzo. Innanzitutto va segnalata proprio la tassa di possesso, meglio nota come bollo auto. Nel 2006 il gettito per questa voce è stato pari a 5,9 miliardi di euro. Un apporto non molto lontano rispetto a quello del bollo viene dalle imposte sui premi per l'assicurazione per la Rc auto, per il furto e per l'incendio: si tratta di ben 4,6 miliardi. È una cifra decisamente elevata, anche perché si applica su una spesa per le assicurazioni che in Italia è a livelli record rispetto ad altri Paesi, a causa dell'elevata consistenza dei premi di assicurazione.
A tutto ciò va aggiunta l'Imposta provinciale di trascrizione (Ipt), che sottrae dalle tasche dei contribuenti ulteriori 1,3 miliardi. E per finire, ci sono ancora una serie di altri piccoli balzelli e tributi che portano nelle casse dello Stato la rispettabile cifra di 860 milioni di euro. Così il conto finale per gli automobilisti arriva, come si diceva all'inizio, a 78 miliardi di euro.

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio
L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.


 
   
 
 
 

-UltimiSezione-

-
-
22 maggio 2010
21 maggio 2010
21 maggio 2010
20 maggio 2010
20 aprile 2010
 
Gli esperti del ministero rispondono a tutti i dubbi sugli incentivi
La liquidazione: rimborsi e debiti
I redditi da dichiarare
La salute e gli altri sconti
La famiglia e la casa
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-