Semaforo verde della commissione Bilancio della Camera alla nuova versione delle norme sull'Ires, con l'indeducibilità degli interessi passivi più morbida rispetto alla versione precedente. La Commissione ha dato, dunque, il via libera all'emendamento del Governo all'articolo 3 della Finanziaria, ritoccato in base alle modifiche proposte da un sub-emendamento del relatore Michele Ventura (Pd). Alla base imponibile Irap concorrono anche le plusvalenze, o le minusvalenze, derivanti dalla cessione di immobili non strumentali né oggetto dell'attività dell'impresa. Una misura che riguarda le industrie così come le banche e le assicurazioni. L'emendamento del relatore ha poi sancito la deducibilità di un diciottesimo dei costi sostenuti per l'acquisto di marchi d'impresa a titolo di avviamento. Per compensare l'eliminazione degli ammortamenti anticipati sui beni entrati in funzione nel 2007, inoltre, è previsto per le imprese di minori dimensioni un aumento delle deduzioni forfetarie ai fini Irap. La franchigia Irap per le aziende commerciali e artigiane passa dagli attuali 8mila euro a 9.500 euro. In pratica, le piccole imprese potranno beneficiare dell'aumento della franchigia e dell'abbattimento dell'aliquota dal 4,25% al 3,9 per cento.
Giro di vite sui controlli dei revisori contabili: l'inattendibilità dei dati contabili sottoscritti si traduce in evasione fiscale scatterà nei confronti dei revisori una sanzione pari al 50% del compenso percepito, al quale si aggiungerà un'ulteriore multa fino a 2.065 euro in caso di mancata sottoscrizione della dichiarazione dei redditi o dell'Irap. È stato, invece, accantonato un emendamento presentato da Paolo Cirino Pomicino che prevede un meccanismo per sterilizzare gli effetti fiscali legati alle variazioni del prezzo del petrolio. La maggioranza, tuttavia, starebbe valutando la presentazione di un nuovo emendamento che permetterebbe di applicare la norma Bersani sulla sterilizzazione dell'Iva sulla benzina.
Intanto sulla tabella di marcia della Finanziaria la conferenza dei capigruppo di Montecitorio ha deciso che che sbarcherà in aula lunedì 10 dicembre e dovrà essere licenziata entro martedì 18 dicembre, per consentire il nuovo passaggio al Senato.