La Finanziaria è entrata in porto dopo aver navigato in mari burrascosi. Ha dovuto affrontare tempeste, turbinii e burrasche nella maggioranza, ha goduto di rare giornate di bonaccia, ha dovuto superare gli scogli di sei fiducie poste dal Governo sui tre maxiemendamenti, tre il 14 dicembre alla Camera, altre tre, divise fra il 19 e il 20 dicembre al Senato. Una Finanziaria partita da 97 articoli, salita a 151 articoli nella prima lettura del Senato, approdata con 3 articoli e 1.193 commi. Appena più leggera della Finanziaria dello scorso anno costituita da un articolo e da 1.364 commi. L'importo lordo della manovra, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2008, è passato dagli 11,247 miliardi di euro iniziali ai 15,6 miliardi dell'approdo, come ha sottolineato il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa nella sua replica al Senato sulla manovra.
L'ennesima manovra monstre, come ha detto il Capo dello Stato Giorgio Napolitano. «Anche quest'anno - ha detto Napolitano nel suo discorso al Quirinale dinanzi alle più alte magistrature dello Stato - in misura solo lievemente attenuata rispetto allo scorso anno, l'approvazione della legge finanziaria é stata in ultima istanza affidata a congegni di abnorme accorpamento, con conseguenti voti di fiducia, di norme accresciutesi senza misura nel corso del dibattito parlamentare». Napolitano ha puntato l'obiettivo contro l'asprezza dello scontro politico, la difficoltà di intese efficaci sulle procedure e sui tempi in Parlamento, il persistente, ingiustificabile ritardo nell'affrontare una riforma razionalizzatrice delle normative vigenti in materia di contabilità e di bilancio dello Stato nel suo insieme.
Nonostante le evidenti difficoltà affrontate nel viaggio della manovra di fine anno Romano Prodi, si è detto fiducioso per il futuro. «Io sono assolutamente ottimista - afferma il premier - perché si dia continuità all'azione che stiamo portando avanti. Non al mio Governo, ma a questo tipo di lavoro». All'interno della maggioranza è invocato un cambio di passo con una verifica urgente all'interno dell'Unione. Si aspetta il vertice di gennaio che, nato per discutere sulla riforme, come appuntamento per approfondire le tante questioni in sospeso. «Le riunioni - dice Prodi - serviranno per imbullonare, mettere assieme e rendere forte il programma per tutto l'anno prossimo». Nell'abc della Finanziaria tutte le novità dalle detrazioni per l'abbonamento ai servizi di trasporto locale fino alla white list.