Dichiarazione dei redditi e Irap viaggeranno soltanto on line. Lo prevede l'emendamento alla finanziaria approvato dalla commissione Bilancio della Camera. La modifica introdotta dal Governo stabilisce che le persone fisiche, le società o associazioni presentano all'Agenzia delle entrate le dichiarazioni in materia di imposta sui redditi e di imposta regionale sulle attivitá produttive esclusivamente in via telematica entro il 31 luglio dell'anno successivo a quello di chiusura del periodo di imposta. L'emendamento, poi, modifica anche il termine di presentazione del 770 che slitta dal 31 marzo al 31 luglio. Sono esonerati i contribuenti che non abbiano datore di lavoro o sia titolari di pensione. Le persone che sono all'estero, poi, possono inviare la dichiarazione dei redditi entro il termine per la trasmissione telematica, utilizzando la raccomandata. Infine si stabilisce che l'Agenzia delle entrate entro il 1° ottobre di ogni anno dovrà rendere accessibili ai contribuenti, in via telematica, i dati delle dichiarazioni. Demandato a un provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate a stabilire le modalità per rendere accessibili i dati delle dichiarazioni.
Iva: novità sui cellulari per imprese e autonomi. Ci sono novità anche sul fronte dell'Iva. Per i cellulari utilizzati da imprese o da lavoratori autonomi la detrazione dell'Iva potrà arrivare al 100 per cento. Tra le norme del pacchetto sull'Iva anche quella che impediscela possibilità di usufruire dell'Iva agevolata al 10% se si vendono asini, muli, o bardotti vivi. È invece prevista l'Iva agevolata per i premi relativi alle corse dei cavalli.
No al bollo su assegni e vaglia «liberi». Intanto il Governo ha innestato la retromarcia sull'imposta di bollo di 1,50 euro su assegni bancari, postali o circolari e sui vaglia senza la scritta «non trasferibile». L'Esecutivo ha ritirato l'emendamento, dopo aver preso atto delle contestazioni dell'opposizione e delle perplessità espresse anche in seno alla maggioranza dal Prc. La misura sarebbe dovuta entrare in vigore il 30 aprile 2008. Il sottosegretario all'Economia, Alfiero Grandi, aveva detto che la misura sarebbe comunque entrata in vigore con il Dlgs antiriciclaggio: «Da ora - aveva commentato Grandi prima del ritiro - la norma sarà l'assegno non trasferibile».