Alla Camera si lavora per frenare il caro-benzina al distributore, legato all'aumento del prezzo del petrolio. Per fare entrare in Finanziaria la sterilizzazione dell'aumento del prezzo dei carburanti il relatore del provvedimento alla Camera, Michele Ventura (Pd) ha elaborato un emendamento che prevede la possibilità da parte del ministero dell'Economia, di concerto con quello dello Sviluppo economico, di ridurre le accise sui prodotti energetici usati per la benzina o come combustibili per il riscaldamento per compensare le maggiori entrate dell'Iva che derivano dalle variazioni del prezzo internazionale del greggio. La commissione Bilancio della Camera ieri aveva accantonato un emendamento di Paolo Cirino Pomicino (Dc per le autonomie) sull'argomento proprio per valutare l'inserimento nella manovra di fine anno della misura già introdotta dalla Camera nel disegno di legge sulle liberalizzazioni, la cui approvazione è slittata, però, al febbraio 2008. La Camera, su iniziativa di Rolando Nannicini (Pd), aveva introdotto nel Ddl sulle liberalizzazioni, attualmente in stallo al Senato, un meccanismo di neutralizzazione dell'aumento del carico fiscale in caso di aumenti del prezzo al consumo superiori di due punti rispetto all'inflazione programmata. Nella formula da introdurre in Finanziaria si punta a trasformare la sterilizzazione degli aumenti del prezzo dei carburanti in «facoltà» per il Governo e non in «obbligo». Ora l'emendamento di Ventura, in pratica, riformula la proposta di Paolo Cirino Pomicino armonizzandola con il testo targato Nannicino contenuto nel Ddl Bersani. È prevista una verifica a cadenza trimestrale dell'andamento del prezzo del petrolio partendo da quello indicato dal Dpef e proseguendo con quelli delle successive rilevazioni. In caso l'aumento sia superiore a due punti, scatta, con decreto dei ministeri dell'Economia e dello Sviluppo economico, il taglio delle accise compensando così le maggiori entrate da Iva e lasciando fermo il prezzo di benzine, gasolio e gpl alla pompa. In sede di prima applicazione, il decreto è adottato entro il 28 febbraio 2008.
Novità, invece, per chi attende rimborsi di crediti Irpeg e Irpef da almeno dieci anni: dal 1° gennaio 2008, potrà ottenere la capitalizzazione annuale degli interessi. Un emendamento del Governo approvato questa mattina dalla commissione Bilancio della Camera prevede che, decorsi più di dieci anni dalla richiesta di rimborso «le somme complessivamente spettanti, a titolo di capitale e interessi, per crediti Irpeg e Irpef, producono interessi giornalieri a un tasso definito ogni anno dal ministero dell'Economia sulla base della media aritmetica dei tassi applicati ai buoni del Tesoro decennali».
Per sbarcare in Finanziaria è anche in itinere l'emendamento sulla tassazione del Tfr dovrebbe essere pronto nel pomeriggio quando sarà anche affrontato il capitolo del finanziamento del trasporto pubblico locale (la proposta ventura prevede di portare a 1,7 miliardi le risorse nel triennio). Quasi pronte anche le novità per Comunità montane, Lsu e class action. È in atto una corsa contro il tempo, in previsione di una fiducia ormai annunciata. «Stiamo lavorando - ha detto Ventura - per arrivare in aula con un testo della Commissione. Questo non sarebbe un vantaggio per la maggioranza, ma una garanzia per tutti, qualunque cosa succeda in aula e, naturalmente, io spero ci sia comunque un percorso normale». In caso di fiducia e di presentazione di un maxi-emendamento, il Governo sarebbe più vincolato al testo parlamentare se ci fosse un esame concluso in commissione Bilancio.
