Sì all'istituzione del Fondo per ridurre le tasse dei lavoratori dipendenti. La commissione Bilancio ha dato il via libera all'emendamento del relatore Michele Ventura che istituisce il fondo presso il ministero dell'Economia in cui far confluire le maggiori entrate del tesoretto. I soldi saranno destinati alla riduzione della pressione fiscale per i lavoratori dipendenti da realizzare mediante l'incremento della detrazione che non potrà essere inferiore al 20% per i redditi più bassi.
Con l'approvazione, in commissione Bilancio, dell'articolo 1 della Finanziaria, sottolinea il sottosegretario all'Economia Alfiero Grandi, «viene confermato e rafforzato il contenuto del comma 4 che impegna, programmaticamente, il governo a utilizzare l'extragettito del 2008 per ridurre la tassazione sui lavoratori dipendenti». I lavori della commissione procedono a rilento, impantanati su problemi regolamentari sollevati da Forza Italia.
Intanto sono stati 7 gli emendamenti del Governo alla Finanziaria dichiarati inammissibili dalla commissione Bilancio della Camera. Lo ha annunciato il presidente della commissione Lino Duilio. La scure della commissione si è abbattuta sull'emendamento che prevedeva la modifica alla disciplina della determinazione degli interessi sui rimborsi di crediti Irpef e Irpeg ultradecennali, inammissibile in quanto l'applicazione potrebbero causare nuovi oneri, nonostante le innovazioni su confische e pignoramenti che potrebbero portare invece a nuove entrate. No anche all'emendamento che prevede l'abbattimento del prezzo di vendita degli immobili dello Stato, e l'introduzione di termini di prescrizione su somme dovute allo Stato: anche in questo caso il presidente della commissione Lino Duilio segnala una «carenza di compensazione».
Inammissibile anche l'emendamento che destinava alla Difesa di quota parte dei proventi derivanti dalle attività di valorizzazione degli immobili previste dalla scorsa Finanziaria. Identico trattamento per le disposizioni sulla razionalizzazione amministrativa e il potenziamento dell'azione di contrasto dell'evasione in quanto si tratta di misure «suscettibili di effetti onerosi»;
Bocciato anche l'emendamento che prevedeva la riassegnazione al ministero dei Trasporti di somme versate alle entrate del bilancio dello Stato per il credito vantato dallo Stato verso la
società Adriatico-Sangritana, in quanto si tratta di un provvedimento «localistico» e quello che conteneva le nuove norme per l'accesso alle scuole di specializzazione medica e per la durata dei periodi di fuori ruolo dei professori universitari prima della quiescenza.
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