«Sulla finanziaria il Governo si riserva - nel corso dei lavori in Assemblea - una valutazione sulla correttezza della stima degli oneri e dell'adeguatezza delle coperture e delle compensazioni relativamente ad alcune disposizioni su cui l'esame della Commissione non è stato sufficientemente approfondito per mancanza di tempo». Dunque, in aula saranno riviste le coperture della manovra di fine anno. Lo ha detto il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa nella sua replica in aula alla Camera. Dopo l'esame in commissione la copertura richiesta è aumentata di una cifra che sfiora un miliardo di euro.
Il ministro ha ribadito di non aver trovato «nessuna bacchetta magica», dimenticata da qualche predecessore, ma solo «un deficit pubblico superiore al 4% del Pil e un debito in aumento». La risposta è stata una Finanziaria che punta a favorire la crescita, la stabilità macroeconomica e l'uguaglianza sociale. Una finanziaria, dice il ministro, che conferma e rafforza gli obiettivi posti per il 2008: un deficit al 2,2% del Pil, un debito in discesa dal 105 al 103,5%, la stabilizzazione della pressione fiscale. E il 2007, annuncia il ministro, «potrebbe chiudere anche meglio di quanto previsto nella relazione previsionale e programmatica di fine settembre». Ma annuncia anche che non ci sarà tesoretto. «Non ci saranno risorse aggiuntive - ha detto il ministro - da distribuire; le risorse dovremo trovarle senza ingrossare il bilancio». Sulla base delle valutazioni fatte, nei tre anni dal 2009 al 2011, «dovremo fare correzioni strutturali del saldo dei conti pubblici per circa 8-10 miliardi l'anno rispetto al suo andamento tendenziale».
Ingredienti della manovra la riqualificazione della spesa pubblica, il taglio ai costi della politica delle amministrazioni centrali e locali, la restituzione fiscale con la riduzione dell'Ici e delle imposte sugli affitti. E, ancora, una semplificazione d'imposta per le imprese, soprattutto piccole, accompagnate da certezza su pensioni e mercato del lavoro. Non mancano norme a difesa dell'ambiente, accompagnate da risorse nuove e modalità più efficienti per lo sviluppo del Mezzogiorno. Sul cinque per mille il ministro avrebbe voluto una estensione al 2010 delle risorse per la copertura del 5 per mille. «Credo sia necessaria una riflessione - dice il ministro - se vi siano interventi a cui si può rinunciare per finanziare anche il 2010 e dare stabilità alle risorse del 5 per mille».
Fra le modifiche apportate «meritevolmente dalla commissione Bilancio» il titolare del dicastero di via XX Settembre, segnala le innovazioni sul trasporto pubblico locale, il riconoscimento permanente alle Regioni della compartecipazione al gettito per l'accisa sul gasolio per autotrazione. Altra novità il fisco con la riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente legata alle maggiori entrate strutturali e non solo a quelle derivanti dalla lotta all'evasione. «Questa nuova formulazione - sottolinea Padoa-Schioppa - dà garanzia ai cittadini e al Parlamento che non solo non aumenteranno le tasse sul lavoro dipendente, ma che si ridurranno conseguentemente le spese pubbliche. Solo così sarà possibile ridurre la pressione fiscale e al contempo il deficit pubblico». E, ancora, diventano permanenti le disposizione in favore delle persone danneggiate in ambito sanitario, vengono potenziate le dotazioni di Polizia e vigili del fuoco. «Il Governo - ha detto il ministro - pone la questione della sicurezza al centro della sua azione, sia aumentando le dotazioni umane e strumentali delle forze dell'ordine, sia puntando alla maggiore efficienza». Il ministro ha sottolineato che c'è chi la giudica una finanziaria di eccessivo rigore e chi la considera poco attenta alal tenuta dei conti. «Il fatto che vi siano critiche ed opinioni così divergenti - ha concluso Padoa-Schioppa - fa supporre che sia stata almeno tentata una corretta sintesi delle diverse istanze ed esigenze del Paese. La politica economica di un Governo va valutata nel medio lungo periodo: il percorso di legislatura delineato nel primo Dpef presentato da questo Governo compie, con questa legge finanziaria, un ulteriore, importante passo».