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In arrivo nella manovra la rottamazione delle auto, Euro 2 comprese

di Nicoletta Cottone

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3 dicembre 2007


La rottamazione delle auto arriva con un emendamento del relatore Michele Ventura (Pd) nella Finanziaria per il 2008. Lo ha confermato il sottosegretario all'Economia, Alfiero Grandi, al termine di una riunione di maggioranza alla Camera sulla manovra. La rottamazione auto dovrebbe riguardare le vetture più inquinanti, quelle Euro 0, Euro1 e, novità di quest'anno, anche le Euro2 (immatricolate fino al 1999). Chi rottamerà una vettura Euro 0, Euro1 o Euro2 immatricolata prima del 1999 per acquistare una macchina Euro 4 o 5 (la normativa Euro5 entrerà in vigore a settembre del 2009 in ogni paese membro della Ue. Da gennaio 2011 potranno essere omologate soltanto automobili Euro5) che non emetta più di 140 grammi di CO2 per chilometro avrà un incentivo di 700 euro e sarà esentato dal pagamento del bollo per un anno. Per due anni se il veicolo rottamato è Euro 0. Viene anche prorogato di un anno ed esteso alle autovetture Euro2 ante '99 l'incentivo di 80 euro alla rottamazione senza sostituzione.

Sull'emendamento del relatore del provvedimento Michele Ventura (Pd) si sta ancora discutendo e si registra contrarietà nella maggioranza, in particolare sul fronte dei Verdi. La proposta prevede anche incentivi per i mezzi pesanti. In caso di sostituzione di Euro zero, Euro 1 o Euro 2 con veicoli nuovi Euro 4 si prevedono contributi da 1500 a 2500 euro calibrati in base alla massa. Aiuti anche per chi vuole passare al Gpl: previsto uno sconto di 350 euro per le installazioni di impianti sui veicoli da Euro0 a Euro3, bonus che passa a 650 euro se gli impianti vengono istallati su mezzi Euro4 o Euro5. Sul fronte del passaggio al Gpl è autorizzata una spesa di 110 milioni di euro l'anno dal 2008 al 2010. Allo studio anche l'esenzione dal bollo per due anni per l'acquisto di una vettura usata Euro 4 ed Euro 5 con emissioni fino a 140 grammi di Co2 per km, a fronte della rottamazione di veicoli e autoveicoli per il trasporto promiscuo di categoria Euro zero, Euro 1 o Euro 2 (immatricolati prima del '99). Anche nel 2008, poi, si potranno rottamare le due ruote: 5 anni di bollo gratis se si lascia un Euro 0 per salire in sella a un euro 3. In più il costo di rottamazione, fino a 80 euro, è a carico del bilancio dello Stato e viene anticipato dal venditore.

Positivo il commento dell'Unrae, che riunisce i costruttori esteri in Italia, anche se il presidente Salvatore Pistola, in mancanza dei dettagli dell'emendamento che non è stato ancora depositato, sottolinea che «non si può ancora esprimere un giudizio definitivo». Secondo i dati dell'Unrae la misura coinvolgerebbe una potenziale platea di vetture Euro 2 costituita da 10 milioni di auto, 5 milioni immatricolate prima del 31 dicembre 1997 (quando già molte case si erano adeguate agli obblighi della direttiva Euro 2) e 5 milioni immatricolate nel 1998 e nel 1999. Mentre sono 4 milioni e 700mila le vetture Euro 1 circolanti e 3 milioni e 800mila le auto Euro zero che ancora viaggiano nelle strade italiane. I dati forniti dall'Unrae sono stime sul parco circolante in Italia al 30 giugno 2007. L'Unrae apprezza, in particolare, l'ipotesi di estendere la rottamazione anche alle vetture Euro 2. Una scelta che avrebbe «il pregio di allargare la platea di coloro che possono accedere agli incentivi», ma che potrà esercitare appieno i propri effetti positivi «solo se verrà adeguatamente tenuta ampia la tipologia di autovetture che potranno acquistarsi in sostituzione di quelle rottamate».

Fra gli emendamenti alla Finanziaria è previsto anche, come annunciato negli scorsi giorni, per il lavoro dipendente la costituzione di un Fondo al quale destinare parte dell'extragettito 2008 per ridurre le tasse ai dipendenti. In itinere anche la detassazione del Tfr 18% anziché il 23% previsto dalla riforma fiscale del precedente governo. Costo dell'operazione, 170 milioni. «Abbiamo identificato alcune aree di innovazione significativa- spiega il capogruppo del Pd alla Camera Antonello Soro - sulle quali c'è una larga convergenza e sono: un intervento robusto sulla sicurezza, un pacchetto su clima e ambiente, il trasporto pubblico locale, le famiglie numerose e un intervento molto significativo sul lavoro dipendente. Tutti consideriamo questi cinque i temi comuni attraverso cui migliorare la manovra».

Degli oltre 6.500 emendamenti alla Finanziaria presentati in Commissione, il 20% sono stati ritenuti inammissibili. Ne restano quindi circa 5mila, operazione quasi impossibile quella di esaminarli tutti. I gruppi dovranno trovare un accordo sulle principali modifiche da introdurre in Finanziaria, riducendo a circa 500 il numero degli emendamenti per iniziare l'esame nel merito. Le votazioni inizieranno domani, al ritmo di 30-40 emendamenti al giorno, con l'obiettivo di concludere l'esame della Finanziaria tra venerdì sera e sabato mattina.

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