E' stata firmata nel pomeriggio di martedì a Roma l'intesa per il rinnovo del biennio economico del contratto nazionale unico del settore elettrico, scaduto il 30 giugno 2007.
Il rinnovo del contratto di lavoro, che riguarda oltre 65mila lavoratori impiegati in 130 imprese del settore, pubbliche e private, italiane e straniere, prevede un aumento medio parametrato sui minimi di 116 euro in tre "tranches": 46 euro, dal 1° gennaio 2008; 35 euro, dal 1° luglio 2008; altri 35 euro, dal 1° gennaio 2009. Inoltre una "una tantum" di 400 euro coprirà il periodo di vacanza contrattuale 1° luglio-31 dicembre 2007.
«Nel biennio 2008-2009 - commentano soddisfatti Alberto Morselli, Carlo De Masi, Augusto Pascucci, rispettivamente segretari generali di Filcem-Cgil, Flaei-Cisl, Uilcem-Uil - entreranno a regime nelle tasche dei lavoratori 2073 euro medi, a tutela del salario reale che per il sindacato confederale è diventata una vera e propria emergenza».
Una novità di rilievo è che l'accordo prevede anche il rafforzamento del "welfare" contrattuale con un aumento del contributo equivalente a 3 euro della quota erogata dalle imprese ai tre fondi di previdenza complementare attualmente presenti nel settore ("Fopen", "Fiprem", "Pegaso") che, di fatto, farà aumentare la pensione integrativa a tutti gli iscritti, in particolare ai giovani.
Infine sindacati e imprese – data la delicata situazione energetica del paese – hanno concordato di rivedersi a gennaio per affrontare insieme i temi legati alla politica energetica ed ai riflessi economici in atto nel paese, reiterando la richiesta di costituzione dell'Osservatorio di settore presso il ministero dello Sviluppo Economico. In conseguenza dell'intesa raggiunta i sindacati hanno revocato gli scioperi proclamati.