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Nel 2008 torna la rottamazione auto. Bonus per chi demolisce e sceglie il car sharing

di Nicoletta Cottone

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28 dicembre 2007


Sì alla rottamazione di auto e motocicli anche per il 2008. Con il decreto di fine anno varato dal Consiglio dei ministri nel corso di una riunione fiume durata oltre 4 ore, arriva la proroga della rottamazione, che aveva tentato più volte senza successo l'ingresso in Finanziaria. La proroga arriva con alcune novità: per incentivare ulteriormente lo svecchiamento del parco auto italiano ci sarà anche la possibilità di rottamare senza sostituzione veicoli Euro 2, se immatricolati prima del 1° gennaio 1999 o con riacquisto, Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 immatricolate fino al 1° gennaio 1997. Sale a 150 euro il contributo per chi lascia l'auto al demolitore senza riacquistarne una nuova. Si stima sia di poco meno di 10 milioni il parco auto potenziale da rottamare. Arriva inoltre la norma da supermercato dell'auto: con il 2 per 1, in pratica si potranno rottamare 2 vetture e acquistarne una nuova, con un aumento dell'agevolazione a 1.200 euro. Possibilità di ottenere uno bonus di 800 euro per chi rottama l'auto senza riacquisto e aderisce al car sharing. Previsto anche il rimborso per 3 anni dell'abbonamento al trasporto pubblico locale per chi lascia definitivamente la vecchia auto senza riacquistarne una nuova. Sì anche un contributo per la rottamazione del vecchio veicolo.

Disco verde anche alla proroga dell'incentivo per l'acquisto di motocicli non inquinanti: oltre a cinque anni di bollo gratis se si lascia un Euro 0 per un Euro3, il costo di rottamazione, fino al tetto di 80 euro, è a carico del bilancio dello Stato, ed è anticipato dal venditore. Per il 2008 via libera anche gli ecoincentivi per l'acquisto di veicoli e piccoli autocarri previsti dalla Finanziaria per il 2007. Con la proroga della rottamazione di auto e motocicli, commenta il ministro per lo Sviluppo economico Pierluigi Bersani, «abbiamo rafforzato, rispetto allo scorso anno, gli obiettivi ambientali, favorendo un parco auto decisamente più ecosostenibile e intensificando le misure che incentivano il ricorso al trasporto pubblico locale». Il sì alla rottamazione del ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio è arrivato a due condizioni: che ci sia un contributo di tre anni per l'abbonamento al trasporto pubblico e che ci sia il maxibonus per chi rottama due auto. In questo modo «si abbandona il vecchio concetto di rottamazione e si punta a diminuire il parco auto circolante».

Per la rottamazione delle vetture spetta un incentivo di 700 euro a chi decide di sostituire una autovettura o un autoveicolo Euro 0, Euro 1 o Euro 2, immatricolata prima del 1° gennaio 1997, con autovetture Euro 4 o Euro 5, che emettono non oltre 140 grammi di CO2 per chilometro o non oltre 130 grammi se diesel. A questi si aggiunge l'esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche per una annualità, estesa a due annualità solo per chi rottama una Euro 0. Spettano cento euro in più di incentivo, dunque 800 euro in tutto, se i veicoli che si acquistano emettono non oltre 120 grammi di CO2 per chilometro. Milleduecento euro, invece, per chi sceglie il due per uno: se ne rottamano due e se acquista una. Ma attenzione: i veicoli devono essere intestati a persone dello stesso nucleo familiare, conviventi.

Per la rottamazione con riacquisto di Euro 4 di autoveicoli a trasporto promiscuo, autocarri, autoveicoli per trasporti specifici, autoveicoli a uso speciale e autocaravan di massa massima fino a 3.500 chilogrammi Euro 0, Euro 1 o Euro 2 (immatricolati prima del 1° gennaio 1999) il contributo è vincolato alla massa del veicolo: 1.500 euro se il veicolo è di massa massima inferiore a 3mila chilogrammi, di 2.500 euro se è fra 3mila e 3.500 chilogrammi. Le novità riguardano i contratti di acquisto di veicoli stipulati fra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2008, con possibilità di immatricolare i veicoli fino al 31 marzo 2009. Necessario il rispetto della disciplina de minimis. Incentivi anche per l'installazione sui veicoli di impianti a Gpl e a metano, rispettivamente di 350 e 500 euro.

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