La Banca d'Italia ha elaborato, dal 2001, un decalogo degli indici di anomalia collegabili a operazioni bancarie e finanziarie. Se si riscontrano questi indici, afferma Bankitalia nel documento, si devono attivare "comportamenti di analisi" per verificare se possono concorrere a configurare operazioni da segnalare all'autorità.
L'elenco degli indici non è vincolante ma esemplificativo.
Nel documento è presente una "famiglia" di indicatori riferita alle carte di credito, associata alle operazioni sul contante. Vale a dire: richieste eccessive di moneta elettronica o reiterate richieste di rimborso del valore non speso di moneta elettronica da parte di singoli distributori; volumi di vendita anomali rispetto al tipo di attività esercitata da parte di un singolo merchant; richieste di rimborso frequenti o di elevato ammontare, anche se frazionato, da parte di clientela relative a somme concernenti crediti in moneta elettronica non utilizzati.
Si può aggiungere l'utilizzo eccessivo di carte aziendali non giustificato dai volumi di attività e di dipendenti dell'azienda richiedente; il rimborso di utilizzi in scoperto di conto da parte di soggetti diversi dai titolari.