Premi più sostanziosi ai dirigenti delle Entrate che raggiungono i risultati. Fino a 7mila euro in più infatti saranno riservati a tutti i dirigenti che nel 2006 hanno raggiunto un punteggio "sufficiente" nel raggiungimento dei risultati assegnati. E nel compesso sono riservati 31,8 milioni di euro per premiare i meritevoli. Si tratta del risultato dell'accordo tra agenzia delle Entrate e le associazioni sindacali (Cgil/Fp, Cisl/Fps, Uil/Pa, Confsal/Salfi; Cida/Unadis).
L'accordo prevede l'innalzamento della quota della soglia minima per i dirigenti che abbiano riservato almeno la valutazione "adeguato" nel complesso sistema Sirio per giudicare i risultati ottenuti. In pratica "adeguato" è il primo dei tre "voti" positivi che i dirigenti possono raggiungere (con i due negativi questa componente della retribuzione non viene percepita). E chi raggiunge questa valutazione quindi non riceverà più solo il 26,5% della retribuzione di posizione (altra voce della busta paga dei dirigenti), ma il 42 per cento. Per i dirigenti di prima fascia questa voce è di circa 44mila euro (e il risultato minimo di posizione passa quindi da circa 12mila a circa 19mila euro). Il premio di risultato passa quindi da 8.869 euro a 14mila per le posizioni di seconda fascia; da 6.817 euro a 10.804 per la terza e da 4.764 a 7.550 per la quarta fascia.
Il sistema di valutazione, alle Entrate, premia non solo i risultati raggiunti ma anche le competenze organizzative. Secondo quanto riportato da fonti sindacali, le valutazioni tenderebbero a essere piuttosto omogenee sul territorio nazionale per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi prefissati, ma più variabili nella valutazione delle competenze organizzative. È anche per ridurre l'impatto di queste differenze che le organizzazioni sindacali salutano come una conquista l'innalzamento del minimo riservato a chi è adeguato (i voti superiori sono: più che adeguato e eccellente).
Tre quarti della somma, pari 23,8 milioni, premiano la valutazione conseguita, altri 8 milioni di euro vengono riservati all'apporto che gli uffici di ciascuna regione hanno dato alla riscossione a titolo definitivo nel 2006 a seguito dell'azione di prevenzione e contrasto all'evasione (ruoli esclusi). Ai dirigenti centrali dell'agenzia va una quota dell'11,78% del totale degli 8 milioni (circa 900mila euro). L'accordo con le organizzazioni sindacali fissa anche nella quota del 28,5% l'anticipazione della quota di retribuzione per i risultati raggiunti nel 2007.
Secondo una nota congiunta dei sindacati firmatari l'accordo "tara meglio" le risorse destinate a premiare i dirigenti. E «la previsione di un maggior incremento del peso della valutazione di eccellenze e ancor più la previsione di un ulteriore additivo per le posizioni di eccellenza nell'ambito di quelle strutture (centrali o regionali) nelle quali la numerosità di tali posizioni di eccellenza sia inferiore al 10%» premia più chiaramente «le performance dei dirigenti». Ma un sistema di salvaguardia evita penalizzazioni per chi si trova a capo di uffici meno "redditizi" per il Fisco.
I benefici ai meritevoli
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L'indennità
Le somme assegnate dall'accordo delle Entrate con le organizzazioni sindacali provengono dall'unificazione delle somme previste dai proventi della lotta all'evasione (articolo 3, comma 165, della legge 350/2003) con quelle previste per il contratto nazionale di settore. |
I risultati
Tre quarti delle somme assegnate, 23,8 milioni di euro, premiano i risultati ottenuti dai dirigenti nel raggiungimento dei risultati assegnati. I dirigenti che raggiungeranno il primo risultato utile (che è "adeguato") riceveranno non il 26,5% della retribuzione di posizione (altra voce della busta paga dei dirigenti), come previsto per il 2005, ma il 42 per cento. |
La riscossione
Un quarto del premio di risultato è distribuito in relazione ai volumi di riscossione nella lotta all'evasione. Il tetto massimo individuale raggiungibile da ciascun dirigente per questa voce della lotta all'evasione è di 9mila euro. È prevista una quota dell'11,78% sul totale per i dirigenti centrali e del 24% del fondo di competenza della Regione per i colleghi regionali. In questo modo si intende evitare penalizzazioni per i dirigenti di uffici meno "redditizi". |