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Alitalia, la Ue pronta ad aprire la procedura d'infrazione

di Giuseppe Chiellino e Nicoletta Cottone

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5 giugno 2008
DOCUMENTO
Prestito ponte, il testo del decreto legge

La Commissione europea è pronta ad aprire la procedura di infrazione contro l'Italia per il prestito ponte ad Alitalia. L'esecutivo Ue si riunisce mercoledi' 11 giugno e in quell'occasione la decisione potrebbe essere formalizzata. Secondo quanto hanno riferito fonti comunitarie, nella riunione di oggi pomeriggio, giovedì, tra i responsabili dei servizi dell'esecutivo Ue, è emerso l'orientamento unanime a considerare un aiuto di Stato il prestito in conto capitale di 300 milioni accordato alla compagnia. I tecnici di Bruxelles, inoltre, hanno intepretato come un'aggravante la modifica apportata al decreto in discussione in queste ore alla Camera, che sospende alcuni paletti fissati dalla Legge Draghi sulle privatizzazioni, la 474/1994. In particolare, spiegano le fonti inteprellate da IlSole24ore.com, appare incompatibile con una operazione di mercato l'articolo 1-bis del testo all'esame di Montecitorio. L'emendamento, presentato nella serata di mercoledi', prevede, in deroga all'articolo 1 comma 2 della legge Draghi, che «il Consiglio dei ministri, con propria delibera, può individuare uno o più soggetti qualificati che, anche nell'interesse di Alitalia, promuovano in esclusiva, per conto di terzi ovvero anche in proprio, la presentazione di un'offerta, indirizzata all'azionista o alla società, finalizzata ad acquisire il controllo
di Alitalia entro il termine indicato nella stessa delibera». Il comma 2 della Legge Draghi del '94 stabilisce che: «L'alienazione delle partecipazioni di cui al comma 1 è effettuata con modalità trasparenti e non discriminatorie, finalizzate anche alla diffusione dell'azionariato tra il pubblico dei risparmiatori e degli investitori istituzionali». Proprio sulla deroga a questo obbligo imposto dalla legge, si è concentrata nelle ultime ore l'attenzione degli esperti Ue. Lo stesso comma stabilisce poi che le «modalità di alienazione sono preventivamente individuate, per ciascuna società, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro delle attività produttive».

Prima della riunione settimanale della Commissione, lunedì si riuniscono i capi di gabinetto delle DG ma è improbabile che l'orientamento emerso oggi all'unanimintà venga modificato.

Percorso a ostacoli alla Camera per il decreto

Lavori ad andamento lento in aula alla Camera sul disegno di legge di conversione del decreto legge 80/2008 sul prestito ponte di 300 milioni di euro ad Alitalia. In atto una pratica ostruzionistica dell'Italia dei valori, che contesta la nuova versione del decreto con la trasformazione del prestito in patrimonio. Per il Parlamento si sta violando la legge nel merito e nel metodo. «Nel merito - spiega il leader dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro - proponendo di votare una legge in violazione della direttiva europea e nel metodo facendo votare persone che non ci sono in Parlamento, attraverso un esercizio scorretto e criminale che é quello del deputato che vota per più persone, noi dell'Idv li abbiamo fotografati e nei prossimi giorni nel mio blog li trasmetteremo uno per uno perché gli italiani devono sapere chi sono i truffatori in questo Parlamento». Una forte polemica sui pianisti: il presidente di turno, Rocco Buttiglione, ha riferito di una carta di credito introdotta nell'apparecchio per le votazioni.

Tutte le proposte di modifica sono state respinte, salvo una, tecnica, proposta dalla Commissione. Primo via libera alla trasformazione del prestito in capitale, che insieme alla concessione del finanziamento, è contenuto nell'articolo 1 dopo al riscrittura di ieri in commissione Trasporti. All'esame dell'assemblea gli emendamenti all'articolo 1-bis, che contiene le deroghe alle norme sulle privatizzazioni e agli obblighi informativi, che ha portato alla sospensione del titolo in borsa. Le votazioni dovrebbero chiudersi nella notte. Le dichiarazioni di voto e il pronunciamento finale di Montecitorio sono in calendario per martedì prossimo. Il decreto dovrà poi tornare al Senato, che avrà una decina di giorni di tempo per il via libera definitivo.

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito ha sottolineato che serve un provvedimento unico che contempli nel decreto legge sul prestito ponte tutte le misure che riguardano Alitalia, così da rispondere ai rilievi dell'Unione europea, che minacciano Da Bruxelles é infatti arrivata la richiesta, pena l'avvio delle procedure di infrazione delle regole comunitarie, che non ci siano aiuti di Stato fini a se stessi alla compagnia aerea.

Ieri in un dossier dedicato al decreto legge 93/2008 il Servizio bilancio della Camera ha avanzato un ulteriore dubbio: in caso di fallimento e liquidazione dell'Alitalia, lo Stato perderebbe i 300 milioni di euro prestati all'azienda se questi dovessero essere davvero trasferiti nel suo patrimonio netto.

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