Ancora ritocchi alla manovra estiva prima della fiducia. Dopo una sospensione dei lavori durata più di 24 ore per votare il decreto sicurezza, le commissioni Bilancio e Finanze della Camera danno il via all'ultima maratona notturna sul Dl relativo al piano triennale per i conti pubblici. Che si apre con l'ennesimo pacchetto di emendamenti di Governo e relatori raccolti in un maxi-faldone da 330 pagine. Primo fra tutti quello presentato sul filo di lana dall'Esecutivo per risolvere la questione del "buco" da quasi 1 miliardo nella copertura del decreto fiscale sull'Ici al vaglio del Senato.
Il correttivo del Governo cancella la norma che imponeva il rispetto della copertura non solo per il saldo netto da finanziare ma anche per il fabbisogno del settore statale e per l'indebitamento netto della pubblica amministrazione (il deficit). Senza l'ok della Camera a questo emendamento diventerebbe impossibile il disco verde di Palazzo Madama al decreto fiscale perché le norme che impongono la copertura dei tre saldi, essendo previste nel Dl sulla manovra, sono già in vigore. Per effetto del correttivo dell'Esecutivo, pertanto, non serve più la copertura delle misure anche sul fronte del fabbisogno e del deficit ma, in caso di "buco" su questi saldi, bastano elementi di valutazione che il ministero dell'Economia potrà fornire nella propria relazione tecnica. Con il risultato di consentire, di fatto, di «sforare» su fabbisogno e deficit.
Fa parte del pacchetto dei ritocchi anche una modifica per "premiare" i sindaci virtuosi: con un emendamento dei relatori salta il taglio ai compensi dei primi cittadini dei Comuni che rispettano il patto di stabilità imposto dal Governo. La scure, al contrario, cade sugli emolumenti percepiti dai sindaci "non virtuosi" che dovranno sopportare un taglio del 30 per cento. Previsto anche un taglio lineare da 90 milioni (30 milioni l'anno dal 2009 al 2011) per tutte le comunità montane, che, sulla base di un subemendamento del relatore, dovrebbe diventare più leggero per le comunità montane "doc". Presentata dai relatori anche una mini-modifica al patto di stabilità degli enti locali che fa salire dal 15 al 17% la percentuale applicata alle Province con bilancio 2007 in rosso ma che hanno rispettato il "patto". Un altro correttivo del relatore, Marino Zorzato punta a "ripulire" l'emendamento "omnibus" presentato lunedì: «Vengono eliminate le voci di spesa più la parte relativa alla banda larga, che resta nella versione originaria ». Proposta anche la soppressione dell'Unità per il monitoraggio dell'azione di Governo e degli Enti locali, che costa due milioni l'anno.
Anche l'opposizione alza la voce e nella notte "impone" una sospensione dei lavori. Tensioni anche nella maggioranza, che fino a sera cerca una la quadratura del cerchio sugli emendamenti, con un forte pressing di alcune aree del Pdl per stralciare dalla manovra la riforma dei servizi locali e per una marcia indietro sul passaggio dalle Regioni al Tesoro del Fas, il Fondo per le aree sottoutilizzate per il Mezzogiorno. Una corsa contro il tempo all'ultimo ritocco, insomma. Che si concluderà oggi quando il Governo porrà la fiducia su un maxiemendamento, con probabile voto domani.
