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Diritto d'autore al raddoppio: da 50 a 95 anni

di Enrico Brivio

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15 luglio 2008

Si prospetta domani a Bruxelles un'azione su un doppio binario riguardante i diritti d'autore: da un lato il commissario alla Concorrenza, Neelie Kroes, utilizzerà l'arma della legislazione antitrust per scardinare alcune restrizioni derivanti dai monopoli territoriali delle agenzie di riscossione di diritti confederate nella Cisac (ovvero il network cui appartiene la Siae); dall'altro il commissario al Mercato unico, Charlie McCreevy, formalizzerà con una proposta di direttiva la già annunciata volontà di portare da 50 a 95 anni il periodo di tutela delle opere di cantanti e suonatori, equiparandolo a quello degli Stati Uniti (si veda «Il Sole 24 Ore» del 15 febbraio).

L'azione che farà discutere di più è quella messa in cantiere dalla Kroes. L'Antitrust europeo ha deciso di utilizzare la normativa anti-cartelli per scardinare il sistema che impone a un artista di affiliarsi alla società del proprio Paese e alle emittenti online, via cavo e satellitari di raggiungere un accordo con le società di ogni Stato in cui il proprio segnale viene trasmesso.

La Kroes vuole invece permettere a ogni autore di registrarsi nello Stato europeo preferito, dove trovi le condizioni più convenienti. «In molti Paesi – spiega Jonathan Todd, portavoce della Kroes – gli artisti sono obbligati a usare la propria associazione nazionale e non possono scegliere quella di un altro Paese che potrebbe garantire migliori condizioni in termini di qualità dei servizi e una gestione efficiente e accurata dei diritti sulle performance pubbliche». L'iniziativa non riguarderà invece i diritti su cd o musica online. Bruxelles intende però permettere a emittenti online, via cavo e satellitari di negoziare con l'agenzia di un unico Paese i diritti che dovranno essere pagati sulle prestazioni degli artisti. Da parte della Commissione, si sottolinea di voler continuare a sostenere il sistema di raccolta collettiva dei diritti e di voler attaccare solo alcune restrizioni. Senza mettere in discussione il livello delle percentuali che ciascuna agenzia nazionale riscuote. L'obiettivo di aprire una sorta di concorrenza tra le società di riscossione del Cisac dei vari Paesi punterebbe in realtà a migliorare il livello e il costo delle prestazioni offerte agli autori.

La proposta di direttiva di McCreevy, che intende estendere di 45 anni il periodo di tutela dei diritti di cantanti e suonatori, punta anche a rafforzare la posizione degli esecutori. Il commissario aveva già messo in luce a febbraio l'assurdità di una legislazione del '93 che permette a un compositore di godere di diritti che durano tutta la vita, e per gli eredi per i settant'anni successivi, mentre gli esecutori li vedono esaurire dopo cinquant'anni, a volte quando sono ancora in vita e ne avrebbero più bisogno.

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