Molte le novità annunciate per la scuola ma, dal prossimo settembre, i cambiamenti concreti e immediati per studenti e famiglie saranno – di fatto – pochi, ma molto rilevanti. Prima di tutto le modifiche al Regolamento di istituto che dovrà contenere le riforma dello "Statuto delle studentesse e degli studen-ti", soprattutto in materia di sanzioni disciplinari e coinvolgimento delle famiglie. Poi, arriveranno via via altre innovazioni come la Carta dello studente, e il debutto dei criteri di scelta, e del tetto di spesa, per i libri di testo di tutti i cinque anni delle superiori.
All'orizzonte resta l'intero pacchetto di novità e scadenze introdotte, rispettivamente, dalla " Manovra d'estate"e dal Disegno di legge "Disposizioni in materia di istruzione, università e ricerca" varato dal Consiglio dei ministri lo scorso 1° agosto. Interventi che dovrebbero far scattare, da una parte, risparmi molto consistenti e dall'altra un importante giro di vite sulla possibilità di punire comportamenti scorretti degli studenti rendendo di nuovo determinante il voto di condotta.
La scuola continua a essere un cantiere sempre aperto, con ricorrenti progetti da avviare e da completare, e finisce per ritrovarsi bloccata a metà del guado, tra la tentazione della grande riforma che non decolla mai e la via imposta – invece – dalla pratica: raffica di piccoli interventi che, di volta in volta, servono solo ad aggiustare la rotta. Una navigazione a vista che va avanti da molti decenni.
Regolamento di istituto
In continuità con le scelte del predecessore Giuseppe Fioroni, il ministro Mariastella Gelmini ha confermato le modifiche allo Statuto delle studentesse e degli studenti, con la nota dello scorso 31 luglio. In particolare, il documento firmato da Gelmini ricorda che «le modifiche introdotte impongono alle singole istituzioni scolastiche di adeguare i regolamenti interni» che disciplinano la vita di ogni scuola. Inoltre, nelle prime due settimane di attività didattica dovranno essere attivate «le iniziative più opportune per la condivisione e la presentazione del patto di corresponsabilità».
Tetto ai libri di testo
Debutto in vista anche per il tetto di spesa in tutte le classi delle superiori. Provvedimento varato lo scorso febbraio dal ministro Fioroni e rivolto a circa 2,6 milioni di studenti. Nel dettaglio, il costo della dotazione libraria per i cinque anni del classico non potrà superare i 1.491 euro; per lo scientifico la quota massima è di 1.405 euro. Mentre per i tecnici e i professionali il paletto è fissato rispettivamente a 1.225e 835 euro. In ogni caso, è facilissimo prevedere che anche questo inizio di anno scolastico sarà caratterizzato dalle immancabili polemiche sul caro-libri.
Manovra d'estate
Dall'approvazione della "Manovra d'estate" arrivano gli interventi di maggiore impatto per la scuola. Quelli immediati riguardano lo stanziamento di 200 milioni di euro per il 2008, destinati al funzionamento degli istituti. Poi, i libri di testo: a partire dal 2008/2009, dovranno essere individuati «preferibilmente» tra quelli disponibili «in tutto o in parte nella rete Internet».
Infine, ci sono le misure previste per il periodo 2009/11: circa 70mila cattedre in meno (32.105 nel 2009/10; 15.560 nel 2010/11 e circa 19.676 nel 2011/12). Cifre alle quali si aggiungono i 20mila posti in meno già programmati dal ministro Fioroni. E oltre 42mila posti di personale Ata (amministrativi, tecnici, ausiliari) saranno cancellati: 14mila per ognuno dei tre anni scolastici. Riduzione di personale che determinerà un taglio al bilancio dell'Istruzione di 3,2 miliardi di euro a regime (2012). Ciò comporterà un risparmio, nel quadriennio 2009/12, di 7,8 miliardi di euro. Una vera e propria "cura da cavallo" in tempi strettissimi. Forse troppo.
Ma, a parte alcune misure già de-scritte nel testo, per conoscere le mosse concrete attraverso le quali Viale Trastevere punta a centrare gli obiettivi occorrerà attendere il Piano programmatico di interventi che Gelmini dovrà presentare entro 45 giorni dall'entrata in vigore della Manovra.
Disegno di legge
Voto in condotta, saldo dei debiti formativi, carta dello studente, nomine dei supplenti. Sono solo alcune delle novità contenute nel Ddl approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso primo agosto. Novità che potranno essere introdotte soltanto quando il provvedimento avrà completato il percorso parlamentare previsto. Trattandosi di un Ddl presentato dal Governo ci sarà una corsia preferenziale, ma resta impossibile prevederne fin da ora i tempi.
Il voto in condotta tornerà a essere decisivo. Il comportamento degli studenti, valutato dal consiglio di classe, concorrerà alla valutazione complessiva e – a differenza di quanto accade finora – potrà determinare, se insufficiente, la bocciatura. Inoltre, ai fini dell'ammissione all'esame di Stato, è prevista la riduzione fino a un massimo di 5 punti del credito scolastico.
Il primo articolo del Ddl introduce una nuova materia di studio in tutti gli ordini di scuola: "Cittadinanza e Costituzione", individuata nelle aree storicogeografica e storico- sociale. Alla disciplina sarà destinata una valutazione specifica e sarà insegnata per 33 ore annue. I dettagli sui contenuti e sull'applicazione sono affidati a un successivo decreto. Anche la Carta dello studente "Io studio" è un'iniziativa promossa dal ministro Fioroni lo scorso aprile. Gelmini l'ha inserita nel Ddl