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L'abc del decreto Università

di Nicoletta Cottone

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6 novembre 2008

Cinquecento milioni per le università virtuose, 135 milioni per le borse di studio, 65 milioni per alloggi e residenze universitarie.E, ancora, gli atenei con i conti in rosso non potranno assumere docenti e personale amministrativo, mentre ci saranno finanziamenti ad hoc che premieranno le università che elimineranno corsi e sedi distaccate inutili. Ogni docente che andrà in pensione lascerà spazio a 2 ricercatori e almeno il 60% delle assunzioni sarà destinato a giovani ricercatori. Ecco una sintesi delle principali novità contenute nel decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri del 6 novembre 2008.

Alloggi e residenze universitarie. Sessantacinque milioni di euro per la realizzazione di alloggi e residenze per gli studenti universitari. Le nuove strutture consentiranno di ospitare 1.700 posti letto in più per studenti universitari.

Assunzioni. Per gli atenei che non hanno bilanci in rosso il limite annuale di spesa per le nuove assunzioni di personale (professori ordinari, professori associati, ricercatori e personale tecnico-amministrativo) è fissato nella misura del 50% della spesa relativa al personale cessato nell'anno precedente. Da questa somma almeno il 60% deve essere destinata all'assunzione di ricercatori a tempi determinato e indeterminato e per una quota non superiore al 10% all'assunzione di professori ordinari.

Assunzioni e pensionamenti. Dal 2009 ci saranno 3mila posti in più per i ricercatori grazie a 150 milioni di euro per favorire il turn over. Lo scopo è quello di favorire l'assunzione di giovani e diminuire l'età media dei docenti italiani. Gli atenei potranno anche decidere di fare entrare solo giovani ricercatori arrivando a 2 giovani ricercatori per ogni docente in pensione. Almeno il 60% delle assunzioni dovranno essere destinate ai nuovi ricercatori. Le università che rinunceranno a trattenere i docenti oltre i 70 anni di età potranno raddoppiare il numero dei posti per ricercatori.

Assunzioni e università con i bilanci in rosso. Le università con i bilanci in rosso non potranno assumere ulteriore personale: non potranno, infatti, bandire concorsi per docenti o personale amministrativo. Le università non virtuose sono anche escluse dalla ripartizione dei fondi relativi al piano straordinario di assunzione dei ricercatori per gli anni 2008 e 2009.

Borse di studio. Tutti gli aventi diritto avranno la borsa di studio grazie all'incremento di 135 milioni di euro, destinato ai ragazzi capaci e meritevoli, privi di mezzi economici. In pratica 180 mila ragazzi oggi sono idonei a ricevere la borsa di studio e l'esonero dalle tasse universitarie, ma solo 140.000 li ottengono di fatto già oggi. Per il 2009-2010, con il nuovo finanziamento del governo, tutti gli idonei in Italia avranno la borsa di studio e l'esonero dalle tasse.

Concorsi di ricercatore già banditi fuori dal turn over. I bandi di concorso per posti da ricercatore già banditi sono esclusi dal turn over. La disposizione interessa circa 2.300 ricercatori.

Enti di ricerca esclusi dal blocco delle assunzioni. Gli enti di ricerca sono esclusi dal blocco delle assunzioni che è entrato in vigore per tutte le amministrazioni pubbliche.

Finanziamenti a chi elimina corsi e sedi distaccate inutili. Saranno premiate con più finanziamenti, trasferiti direttamente dal ministero, le università che ridurranno sedi distaccate non funzionali e corsi di laurea in eccesso rispetto alle reali esigenze formative degli studenti e alle richieste del mondo del lavoro.

Finanziamento alle università virtuose A decorrere dal 2009 una quota non inferiore al 7% del fondo di finanziamento ordinario e del Fondo straordinario (articolo 2, comma 428, della Finanziaria 2008) sarà assegnata alle università in base ai risultati formativi e delle attività di ricerca, nonché in base ai processi di razionalizzazione dei corsi di laurea e delle sedi. Un decreto del ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca definirà le modalità di erogazione della quota, in base a parametri individuati da Civr e Cnvsu.

Trasparenza nei concorsi. Le commissioni giudicatrici saranno composte da un professore ordinario nominato dalla facoltà che ha richiesto il bando e da 4 professori ordinari sorteggiati in una lista di commissari eletti tra i professori ordinari appartenenti al settore scientifico-disciplinare oggetto del bando, in numero triplo rispetto al numero dei commissari complessivamente necessari. Se il settore è costituito da un numero di docenti pari o inferiore a 15, la lista è costituita da tutti gli appartenenti al settore e viene integrata mediante elezione, fino a concorrenza del numero 15, da docenti di settori affini.

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