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Furti, scippi e rapine: calo del 10%

di Rossella Cadeo

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Lunedí 01 Dicembre 2008
I dati provinciali del 2007
I dati provinciali e il confronto 07/08
La mappa dei rischi

Anche i reati sembrano essere entrati in una fase di recessione: proseguendo la tendenza al calo iniziata peraltro già a metà 2007 (si veda «Il Sole 24 Ore» del 14 agosto scorso), le prime rilevazioni del ministero dell'Interno indicano una frenata del 10% nel primo semestre del 2008 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A fronte, infatti, del milione e mezzo di delitti denunciati alle Forze dell'ordine da gennaio a giugno 2007, quest'anno le denunce, nello stesso arco di tempo, si sono mantenute intorno a quota 1.348mila.
I «patti per la sicurezza» firmati in alcune città, l'esaurimento dell'effetto indulto, le misure per la sicurezza (alcune peraltro già avviate già ai tempi del Governo Prodi) sono alcuni dei fattori che possono in parte spiegare questa flessione (si veda anche il commento a fianco). Ma anche una maggiore attività di contrasto ha giocato un ruolo non indifferente: sono aumentati i soggetti denunciati (del 3,8%, raggiungendo quota 364mila) e le persone arrestate (oltre 82mila, quasi l'11% in più). Un trend che si riscontra anche tra i minori, con 12.860 denunciati (+9,4%) e 3mila arrestati (+4,6%).
I delitti sul territorio
Se è vero che la percezione nella pubblica opinione può essere ancora negativa, i dati statistici parlano comunque di un miglioramento che interessa pressoché tutto il territorio: basta guardare la tabella al centro della pagina dove solo per sei province (Trieste, Brindisi, Messina, Palermo, Cagliari ed Enna) emerge una lieve crescita dei fatti delittuosi. Rapportando invece il totale dei fenomeni alla popolazione, secondo i calcoli effettuati dal Sole 24 Ore del lunedì, risulta che nel primo semestre 2008 ogni 10mila abitanti si sono verificati 226 eventi delittuosi (considerando comunque solo quelli che sono stati denunciati).
A concentrare il maggior numero di reati in rapporto alla popolazione sono le grandi province, con Milano, Bologna, Torino, Genova, Rimini, Firenze e Roma, che evidenziano un indice fra 299,6 e 373 delitti ogni 10mila residenti. Tutte del Mezzogiorno invece – eccetto Belluno al 96° posto e Treviso al 94° – le dieci aree meno colpite dalla criminalità: il risultato migliore spetta a Matera (104), seguita da Enna e Potenza sotto l'indice di 120.
La graduatoria cambia poco se si considerano i volumi complessivi dei fatti criminosi. A spiccare sono sempre le "metropoli": Milano e Roma si collocano in testa, rispettivamente con 146mila e 122mila episodi denunciati da gennaio a giugno 2008. Se si aggiungono le altre due province oltre la soglia dei 70mila reati (Torino e Napoli), si nota che le quattro aree da sole totalizzano oltre 420mila denunce, quasi un terzo del totale rilevato in tutta Italia. Intorno a quota 2mila, invece, si trovano le "piccole" Isernia, Oristano, Enna, Matera e Rieti.
Quanto all'attività di contrasto, Brindisi, Enna e Messina evidenziano gli incrementi più significativi dei soggetti denunciati, mentre Imperia e Pescara hanno il maggior numero di denunciati ogni 10mila abitanti (rispettivamente 170 e 103). Invece Crotone, Cuneo e Como spiccano per le variazioni degli arrestati, a fronte di Rimini, Brescia e Pescara che evidenziano l'incidenza più elevata (la prima con 27, le altre due con 22 arrestati ogni 10mila abitanti).
Le tipologie
Certo il complesso degli atti contro la legge resta ancora alto (basti pensare che corrisponde a una media di 7.500 al giorno, oltre 300 all'ora, ovvero cinque al minuto), ma può consolare il fatto che tutte le principali tipologie di reati hanno evidenziato una riduzione, e alcune in misura significativa. I borseggi, ad esempio, sono arretrati del 24% a quota 64.398 e gli scippi sono scesi del 21% sotto il tetto dei 10mila episodi denunciati. L'appeal dell'auto sembra soffrire anche sul fronte delle appropriazioni illegittime: meno 19%, a quota 76mila i furti da gennaio a giugno 2008, ma si tratta di una dinamica in atto già da tempo, spiegabile anche con i più sofisticati sistemi di sicurezza e di controllo satellitare installati sui veicoli.
Meno pesante anche la piaga delle truffe (-21%, 52mila denunce) e delle rapine (-11%, sotto 24mila casi), più preoccupante l'andamento dei furti in casa, che sono scesi appena dell'8% a 72mila. Gli omicidi volontari, infine, si mantengono intorno ai 600-620 all'anno.
rossella.cadeo@ilsole24ore.com

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