Il decreto legge anti-crisi frenerà l'accesso al bonus ricerca anche per il 2008. Il filtro imposto dal Dl 185/08 all'utilizzo del credito d'imposta sulle «attività di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo» istituto dalla Finanziaria 2007 si applica, infatti, anche a quelle «avviate» prima del 29 novembre 2008. Le imprese che in questi mesi hanno investito in ricerca e sviluppo, contando sull'automaticità dello sconto, dovranno fare i conti con la nuova procedura di prenotazione fissata dall'articolo 29 del Dl 185 e dovranno sperare nella "capienza" dei fondi stanziati dal Governo.
Il «vecchio» bonus ricerca
L'articolo 1 (commi da 280 a 283) della Finanziaria 2007 ha introdotto un credito d'imposta alla ricerca per gli anni 2007, 2008 e 2009 pari al 10% dei costi sostenuti. La procedura di fruizione – prima del varo del Dl 185 prevedeva che per ottenere l'aiuto fosse sufficiente indicare il credito d'imposta nella dichiarazione dei redditi. Non era prevista alcuna forma di richiesta preventiva. In pratica, il bonus era direttamente utilizzabile in compensazione ai fini dei versamenti Irpef, Ires e Irap dovuti per l'anno in cui le spese sono state fatte. Sempre fino alla fine di novembre poi non esisteva alcuna limitazione in termini economici, neppure quella «generale» per i crediti d'imposta i 250mila euro annui stabilita dalla Finanziaria 2008.
Il nuovo monitoraggio
Con il Dl anti-crisi (articolo 29, commi da 1 a 4) è stato creato – con effettoretroattivo –un meccanismo di monitoraggio in base al quale:
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- per le attività di ricerca che risultano, sulla base di documenti e atti aventi data certa, già avviate prima del 29 novembre 2008 (non si fa alcuna differenza tra attività avviate e attività già concluse a questa data), i soggetti interessati devono inoltrare per via telematica all'agenzia delle Entrate, entro 30 giorni dalla data di attivazione della relativa procedura a pena di decadenza un formulario. Lo stesso ha valore di prenotazione del credito. L'Agenzia, sulla base dei formulari presentati invia al contribuente un nullaosta che consente a quest'ultimo di fruire del beneficio nell'esercizio in corso ovvero, in caso di esaurimento delle risorse finanziarie, negli esercizi successivi;
- per le attività di ricerca avviate dopo il 29 novembre 2008 l'invio del formulario vale per la fruizione del credito successivamente a quelle già avviate.L'Agenzia,alla ricezione del formulario, comunica al beneficiario la certificazione dell'avvenuta presentazione, l'accoglimento della prenotazione, nonché, entro i successivi 30 giorni, il nulla osta. I beneficiari possono fruire dell'agevolazione, in base alla pianificazione inserita nel formulario esclusivamente entro il sesto mese successivo all'anno seguente a quello dell'ottenimento del nulla osta. Per il 30%nell'anno di presentazione dell'istanza e, per la residua parte,nell'anno successivo. Formulario e procedura d'inoltro saranno definiti con provvedimento delle Entrate entro la fine dell'anno.
I fondi disponibili
Stando alle ultime rilevazioni disponibili – diffuse dall'Istat lo scorso 24 novembre la spesa per R&S in Italia nel 2006 ha sfiorato i 17 miliardi di euro, l'1,14% del Pil. Le imprese, soprattutto quelle di maggiori dimensioni, hanno realizzato opere di ricerca e sviluppo per un valore complessivo di 8.210 milioni di euro. Le università hanno contribuito per altri 5.098 milioni.
Si tratta di cifre ancora inferiori ai livelli dei paesi concorrenti, ma per le quali, anche in vista dell'applicazione del bonus, lo studio dell'Istat ipotizzava una crescita tra il 5 e il 6% nel 2007 e nel 2008.
Con la Finanziaria 2008 peraltro è stato incrementato sia il massimale in base al quale applicare l'incentivo da 15 a 50 milioni sia la misura del credito d'imposta che sale dal 15 al 40% per gli oneri relativi alle ricerche realizzate in base ad accordi tra aziende e università o istituzioni pubbliche.
In base al Dl anti-crisi le misure di sostegno per ridurre i costi sostenuti per «ricerche industriali e di sviluppo precompetitivo » potranno essere concesse entro il tetto annuale di: 375,2 milioni di euro per il 2008; 533,6 milioni per il 2009; 654 milioni per il 2010 e 65,4 milioni per il 2011. In totale poco più di 1,6 miliardi di euro nel triennio di vita dell'agevolazione, fruibile per le iniziative avviate entro il 31 dicembre 2009.