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Decreto anticrisi. Le richieste, dal buono baby sitter alla tassa sui permessi di soggiorno

di Nicoletta Cottone

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8 gennaio 2009

Un buono baby sitter o una detrazione figli per le mamme lavoratrici. Un balzello più forte sui superalcolici o una tassa sul rilascio dei permessi di soggiorno agli immigrati. Sfogliando le circa 400 pagine di emendamenti al decreto anticrisi presentati dai deputati alle commissioni Bilancio e Finanze di Montecitorio, ci sono una serie di "onorevoli sogni" che non troveranno spazio nel provvedimento. Le pagine dedicate alle modifiche al provvedimento presentate dai deputati si aprono con gli emendamenti all'articolo 1 del decreto proposte da Antonio Borghesi (Idv) che vanno dall'istituzione di un Fondo per l'incremento dell'assegno familiare alla nascita del Fondo per l'incremento delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente e da pensione. Nedo Lorenzo Poli (Udc), per ridurre la pressione fiscale sui redditi da lavoro dipendente e assimilati, chiede di istituire un Fondo presso il ministero dell'Economia nel quale dovrebbero confluire tutte le risorse derivanti dal contrasto all'evasione fiscale. Andrea Lulli (Pd) chiede un Fondo mutualistico interbancario per ampliare la capacità per le imprese di ottenere finanziamenti.

Roberto Commercio (Movimento per l'autonomia) chiede che la tassa sui superalcolici aumenti del 10 per cento. Massimo Bitonci (Lega Nord), invece, vorrebbe aumentare le imposte sulla produzione e sui consumi, e le relative sanzioni penali e amministrative, sul consumo di birra, prodotti alcolici intermedi e alcool etilico con lo scopo di assicurare un maggior gettito di 100 milioni di euro l'anno. Sempre a firma Bitonci una agevolazione per le donne lavoratrici che hanno lavorato almeno 3 anni, ma non hanno completato i versamenti contributivi minimi: per loro si chiede una maggiorazione del 5% sull'importo della pensione o dell'assegno sociale. Alessia Maria Mosca (Pd), chiede una detrazione per le mamme lavoratrici dipendenti, autonome e subordinate: 400 euro per il primo figlio e 200 dal secondo in poi con redditi fino a 15mila euro, che scende, rispettivamente a 350 e 150 euro se i redditi raggiungono i 40mila euro. In caso di gemelli si moltiplica la detrazione. In caso di incapienza, assegno alla mamma.

Maurizio Fugatti (Lega Nord)
vorrebbe istituire una tessera elettronica prepagata chiamata "Carta buono famiglia", con mille euro l'anno da utilizzare per servizi di baby sitting presso i servizi per la prima infanzia. Una carta per i nuclei con almeno 2 figli, di cui almeno uno di età inferiore ai 3 anni. Pier Paolo Baretta (Pd) chiede che il miglioramento dei saldi di finanza pubblica sia utilizzato per una dote fiscale per i figli, sostegno destinato a sostituire gli assegni al nucleo familiare e le detrazioni per i carichi familiari. Paola Binetti (Pd) vorrebbe in via sperimentale nel 2009 un assegno di 500 euro per ogni bimbo nato o adottato per le famiglie a basso reddito. Alberto Fluvi (Pd) chiede l'istituzione di un Fondo rotativo di credito ai giovani per favorire l'accesso al credito di persone con età compresa fra i 18 e i 40 anni. Alessandro Montagnoli (Lega Nord) chiede, ma solo per il 2009, che i Comuni possano riconoscere agli indigenti un ulteriore bonus che, nel limite di 50 milioni di euro, non sarebbe computato ai fini del calcolo del saldo finanziario. Pierluigi Mantini (Pd) vorrebbe un credito d'imposta del 20% per l'acquisto di Pc da parte di professionisti.

Claudio D'Amico (Lega Nord) chiede che dal 2009 sia istituita una tassa di concessione governativa di 500 euro (richiesta poi riformulata in 50 euro) per il rilascio e il rinnovo dei permessi di soggiorno a cittadini stranieri. I fondi così ottenuti sarebbero da utilizzare per il contrasto all'immigrazione clandestina.

Simonetta Rubinato (Pd) propone che per evitare il pignoramento delle prime case sottoposte a procedura esecutiva immobiliare, gli immobili siano ceduti agli Istituti autonomi case popolari che potranno stipulare contratti di affitto a "canone sostenibile" ai mutuatari che occupano gli alloggi, parzialmente computabile per l'estinzione del mutuo. Marco Marsilio (Pdl) chiede dal 2009 che il reddito imponibile annuo derivante da contratti di locazione a canone agevolato sia soggetto all'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi con aliquota del 20 per cento. Moltissimi, poi, gli emendamenti che chiedono l'aumento delle detrazioni per i mutui prima casa. Ma ci sono anche richieste di emendamenti sulla tracciabilità dei principi attivi dei farmaci, sul miglioramento della ristorazione scolastica, fino a misure per il potenziamento della sicurezza stradale. Giovanni Fava (Lega Nord) firma la richiesta di garanzia dello Stato per la candidatura dell'Italia all'organizzazione della Coppa del mondo di rugby per gli anni 2015 e 2019.

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