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Dl anti-crisi, le misure in aiuto di imprese e autonomi

di Luca Gaiani

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14 Gennaio 2009
L'abc del decreto anti-crisi


Imprese e autonomi fanno i conti con le misure di sostegno del decreto anti-crisi su cui oggi l'Aula della Camera voterà la fiducia. Iva per cassa, deduzione Irap e sconti per le sanzioni da tardivo versamento sono quelle più significative. Ma nella chiusura del bilancio, le imprese potranno anche avvalersi della rivalutazione degli immobili per coprire le perdite ed esporre alle banche una migliore patrimonializzazione.
Con la correzione operata dall'emendamento governativo, la cosiddetta Iva per cassa perde il periodo sperimentale ed entra immediatamente a regime. La norma prevede la possibilità, per chi effettua operazioni nei confronti di altri contribuenti Iva, di versare l'imposta solo al momento dell'incasso della fattura, e comunque non oltre un anno dall'operazione (salvo che nel caso di fallimento del cliente). Il rinvio del termine di versamento dell'Iva finirà per interessare prevalentemente le imprese che commercializzano o producono beni, dato che per i professionisti, e in genere per chi effettua prestazioni di servizi, la fattura già oggi può essere emessa solo al momento del pagamento.
Per conoscere il contenuto dell'agevolazione occorrerà attendere, oltre all'autorizzazione Ue, il regolamento ministeriale che dovrà individuare una soglia di fatturato al di sopra della quale non si potrà usufruire del beneficio.
Un'attenuazione del carico fiscale per imprese e professionisti si avrà, dal prossimo 16 giugno, a seguito della deduzione del 10% dell'Irap dall'imponibile Irpef o Ires. Il risparmio, in termini quantitativi, sarà contenuto, traducendosi in qualche frazione di punto (poco più dello 0,1% dell'imponibile regionale), ma contribuirà, quanto meno, a rendere meno fastidiosa la precedente indeducibilità totale, che spesso conduce a paradossali situazioni di imprese in perdita, costrette a pagare le imposte sul costo del lavoro e gli interessi passivi.
In materia di carico fiscale, un'altra disposizione attesa dagli autonomi è l'integrazione degli studi di settore per tener conto della crisi congiunturale. Si tratta di una norma ancora in bianco, di cui si dovrà verificare l'effettivo impatto in sede attuativa.
Per i piccoli imprenditori alle prese con le difficoltà finanziarie, due norme, che intervengono su fronti diversi, potranno fornire poi un aiuto non indifferente. Innanzitutto la possibilità, nel bilancio 2008, di adeguare i valori degli immobili al fine di rappresentare meglio la reale patrimonializzazione delle società. Con la rivalutazione, che può essere gratuita (senza benefici fiscali) o a pagamento, le imprese potranno iscrivere una riserva da utilizzare per coprire eventuali perdite d'esercizio o comunque per porsi con maggiore forza nei confronti del sistema creditizio. Gli emendamenti al decreto hanno ridotto le aliquote dell'imposta sostitutiva (ora pari al 7% e al 4%, rispettivamente per i fabbricati strumentali e non), facendo però slittare al 2013 e al 2014 la possibilità di dedurre gli ammortamenti e di abbattere le plusvalenze in caso di vendita, il che rende tuttora l'affrancamento fiscale poco allettante per la maggior parte delle imprese.
La riduzione delle sanzioni per il ravvedimento di adempimenti fiscali tardivamente eseguiti fa sì che i contribuenti che non versano imposte e ritenute siano più incentivati a sanare spontaneamente la propria posizione, trattandosi ora di maggiorazioni ragionevoli (2,5% entro un mese, 3% entro il termine della dichiarazione fiscale, il tutto oltre agli interessi legali). Poche le piccole società interessate dall'altra norma salva bilanci, che consente di non svalutare titoli destinati alla vendita, in presenza di perdite non ritenute durevoli. Solo le imprese di maggiori dimensioni, infatti, detengono in portafoglio attività finanziarie liquidabili, in particolare in periodi di crisi come l'attuale.

LE MOSSE ANTI-CRISI

1 - LE MISURE FISCALI PER RIDURRE GLI ONERI
Iva per cassa
Chi effettua operazioni nei confronti di altri contribuenti Iva, può versare l'imposta al momento dell'incasso della fattura, e comunque non oltre un anno dall'operazione (salvo che nel caso di fallimento del cliente). Oltre all'autorizzazione Ue, serve un regolamento ministeriale per individuare la soglia di fatturato al di sopra della quale non si potrà usufruire del beneficio
Sconto Irap
Dal prossimo 16 giugno, si potrà dedurre il 10% dell'Irap dall'imponibile Irpef o Ires

2 - L'ASSEGNO ESTESO AGLI AUTONOMI
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