Troverà spazio nel disegno di legge sicurezza in discussione al Senato l'emendamento della Lega che prevede un contributo per il rilascio del permesso di soggiorno agli immigrati. Dal testo è stata però cancellata la definizione del contributo. L'annuncio arriva dal ministro dell'Interno Roberto Maroni al termine di una riunione al gruppo Pdl al Senato insieme al ministro della Giustizia Angelino Alfano.
«L'emendamento c'è - ha sottolineato Maroni - si prevede un contributo che sará definito con un decreto del ministro dell'Interno e del ministro dell'Economia per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno. Il principio viene affermato così come era stato previsto e votato dalle commissioni». Il contributo per il permesso di soggiorno «dipenderà da alcune variabili che saranno di volta in volta definite». Dovrebbe variare fra i 10 e i 400 euro. Nel testo al Senato era prevista la cifra di 200 euro, mentre nell'emendamento al decreto anticrisi a Montecitorio, che inizialmente aveva avuto il parere favorevole di relatori e Governo, si chiedevano in un primo momento 500 euro, poi, nella successiva riformulazione, 50 euro. Emendamento poi accantonato alla Camera per le polemiche.
La riunione è servita anche per «definire il reato di immigrazione clandestina», confermato nella formulazione che prevede l'ammenda e la possibilità di un' espulsione accessoria con dichiarazione del giudice di pace che va a sommarsi all'eventuale espulsione stabilita dal questore.
Nel corso del vertice di maggioranza è stato anche approfondito l'emendamento della Lega sui flussi che «pone una serie di preoccupazioni e sostanzialmente - ha aggiunto Maroni - è una
raccomandazione al Governo a effettuare una verifica sulla necessitá di nuovi ingressi». In sostanza sarà probabilmente chiesto il ritiro dell'emendamento e la sua sostituzione con un ordine del giorno che il Governo si è impegnato ad accogliere». (N.Co.)