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Iva per cassa: i punti critici del nuovo regime

Di Matteo Mantovani e Benedetto Santacroce

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28 aprile 2009

Conflitto di interessi sui piccoli importi
Con la detrazione collegata al pagamento dell'imposta, in caso di importi fatturati di modesta entità, regolati in contanti o con strumenti non tracciabili, si può generare una contrapposizione di interessi fra cedente e cessionario, suscettibile di tradursi in una perdita per l'Erario. Il cedente potrebbe infatti essere indotto a sostenere di non aver ricevuto il pagamento, in modo da evitare il versamento dell'Iva, a fronte di una opposta posizione del cessionario, propenso a sostenere l'adempimento della propria obbligazione onde salvaguardare il proprio diritto a detrazione.

La scelta opzionale può falsare il mercato
Diventa più elevato il rischio di pratiche distorsive della concorrenza alla luce soprattutto del carattere facoltativo del sistema. Infatti, al fine di potersi preservare il diritto a detrarre per competenza, le controparti commerciali contrattualmente forti possono imporre ai propri fornitori (specie se di più modeste dimensioni) di non avvalersi dell'esigibilità differita, così che questi sono potenzialmente svantaggiati rispetto ai propri concorrenti che operano nello stesso mercato di riferimento.

Oltre il limite si esce dal regime
La possibilità di optare per il differimento viene meno per le operazioni effettuate successivamente al superamento, nel corso dell'anno, del limite di 200mila euro di fatturato. Per evitare conseguenze sanzionatorie legate a una fruizione non legittima del regime per cassa, occorre monitorare costantemente il volume d'affari, così da evitare uno «splafonamento» involontario.

Contabilità e fatture su un doppio binario
La contabilità si troverà a gestire due tipologie di fatture: quelle per le quali non si è scelto il differimento, da trattare secondo le regole ordinarie e quelle a esigibilità differita, che pongono problematiche connesse alla necessità di monitorare e riconciliare periodicamente i saldi. Analoga attenzione deve essere prestata alle fatture ricevute con opzione per il regime, la cui imposta è detraibile solo previo pagamento.

Procedure concorsuali, salta il limite annuo
Il limite annuo al differimento non si applica nel caso in cui, prima dello spirare di tale temine, il debitore sia stato assoggettato a procedure concorsuali. Non è chiaro se per assoggettamento debba intendersi la presentazione dell'istanza relativa alla procedura ovvero sia necessaria la dichiarazione dell'autorità giudiziaria.

Pagamenti più veloci ma non con i «minimi»
L'Iva differita, subordinando la detrazione al pagamento, è un valido mezzo per accelerare i tempi di pagamento da parte del cliente, a meno che questi non sia soggetto a limiti alla detrazione (contribuente "minimo" o in prorata). In tal caso, non potendo trarre vantaggio dalla detrazione, perde infatti lo stimolo ad adempiere tempestivamente alla propria obbligazione

28 aprile 2009
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