Il contrasto all'evasione fiscale sugli immobili passa sempre di più per un potenziamento delle banche dati catastali. Sono 1,5 milioni gli edifici in Italia individuati con fotoidentificazione dall'agenzia del Territorio, che non risultano dichiarati al Catasto. Mentre sono 800mila i fabbricati che hanno perso i requisiti di ruralità. I dati sono stati ricordati nel convegno «3C: casa, catasto, contribuente» svoltosi ieri a Roma e organizzato dalla Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria con l'agenzia del Territorio e l'Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili della Capitale.
Uno scenario con cui dovranno confrontarsi anche i piani casa. Come riportato dal Sole 24 Ore di ieri, undici Regioni hanno già approntato o stanno definendo testi e progetti di legge per regolare ampliamenti e demolizioni. Con la Toscana che ha già varato una propria disciplina. Mentre altre potrebbero muoversi a breve.
Proprio alla luce del lavoro di mappatura portato avanti dall'agenzia del Territorio, il presidente della Commissione bicamerale, Maurizio Leo (Pdl), ha precisato che «per combattere l'evasione fiscale bisogna partire dal potenziamento delle banche dati e dall'individuazione degli strumenti. Penso che partire proprio dalle anomalie, come appunto il milione e mezzo di case non sottoposte a imposizione fiscale, possa consentire di portare a casa importanti risultati».
Il direttore dell'agenzia del Territorio, Gabriella Alemanno, ha sottolineato la necessità di «un aggiornamento dei classamenti laddove la rendita catastale non è più adeguata al valore di mercato dell'immobile. Questo potrebbe incidere molto sul recupero di fiscalità». C'è poi tutto il fronte legato alle controversie in materia. «Due sono i temi principali che, specie per le giurisprudenze non sempre concordi e per la dottrina, – ha spiegato ancora Alemanno - impattano sostanzialmente con le attività dei nostri uffici: il momento processuale dell'esecutività delle sentenze tributarie attinenti l'aggiornamento delle rendite catastali; l'applicabilità alle controversie tributarie di natura catastale dell'istituto della conciliazione giudiziale». Temi affrontati nel corso del convegno dal Garante dei contribuenti del Lazio, Francesco D'Ayala Valva, e da Leo. Mentre il segretario generale di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, ha analizzato la questione della sovrapposizione di più giurisdizioni in materia catastale.
Da Gerardo Longobardi, presidente dell'Ordine dei commercialisti di Roma, una disponibilità a collaborare ancora di più con le istituzioni: «Consci che c'è una forte evasione per quanto riguarda gli immobili, vogliamo aiutare i clienti a riconoscere diritti e doveri».