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Dalla Robin tax al ritorno del nucleare, l'abc del ddl sviluppodi Claudio Tucci |
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28 maggio 2009
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Investimenti strategici d’interesse nazionale (articolo 3). In arrivo un piano, da inserire nel Dpef , con il quale il Governo dovrà individuare priorità, opere e investimenti strategici ritenuti d’interesse nazionale. In sede di prima applicazione, il piano dovrà essere approvato dal Cipe entro 3 mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge. Con uno o più decreti legislativi, da emanare entro l’anno, nel rispetto, tra l’altro, della normativa comunitaria sugli aiuti di Stato, spetterà il compito di rilanciare l’intervento pubblico a sostegno delle aree o distretti in situazione di crisi, con particolare riferimento a quelli del Sud. L’intera operazione dovrà essere a costo zero e perseguire, in particolare, una semplificazione e riordino delle procedure d’incentivazione delle attività economiche, uno snellimento delle attività di programmazione, un’individuazione di principi e criteri per l’attribuzione di aiuti a maggior favore a piccole e medie imprese, che risultino effettivamente disponibili perché non destinate ad altre finalità, non inferiori al 50 per cento. Si potrà, pure, prevedere (qualora si reperiscano i fondi e in conformità con il diritto comunitario, forme di fiscalità di sviluppo, con particolar riguardo alla creazione di nuove attività d’impresa, da realizzare nelle aree ricadenti nell’obiettivo convergenza (e cioè, secondo il regolamento Ce 1083/2006: le regioni meno avanzate, con, in particolare, un rapporto Pil/abitante inferiore al 75% della media dell’Ue allargata). Previste, poi, norme ad hoc per rendere più competitiva l’offerta di servizi turistici e viene fornita, pure, un’interpretazione autentica in materia di agevolazioni precedentemente disposte dal ministero dell’Industria, delle Attività produttive e dello Sviluppo economico: il provvedimento di revoca costituisce titolo per l’iscrizione a ruolo di sorte, interessi e sanzioni nei confronti di tutti gli obbligati e, quindi, anche dei soggetti che hanno prestato garanzia fideiussoria in relazione alle agevolazioni revocate.
Legge antitrust (articolo 30). Ogni anno, l’Authority per la concorrenza e il mercato dovrà trasmettere al Governo una relazione sullo stato dell’arte del settore. Sarà la base per un disegno di legge che interverrà sui punti critici evidenziati dall’Antitrust e detterà le linee guida sulle politiche interne in materia di concorrenza alla luce dell’ordinamento europeo.
Liberalizzazioni servizi a terra negli aeroporti civili (articolo 50). Ogni 6 mesi saranno oggetto di una relazione al Parlamento da parte del ministero delle Infrastrutture e trasporti per vederne i progressi o i passi indietro.
Mercato unico energia elettrica (articolo 32). Per realizzarlo davvero, la società Terna spa provvede, finanziata da soggetti investitori terzi, a programmare, costruire ed esercitare (previo mandato) uno o più potenziamenti delle infrastrutture di interconnessione con l’estero nella forma di “interconnector” (regolamento Ce 1228/2003), oltre alle opere di decongestionamento interno della rete di trasmissione nazionale, in modo che venga realizzato un incremento fino a 2mila MW della complessiva capacità di trasporto disponibile con i Paesi terzi, specie quelli confinanti con l’Italia. Terna indicherà un elenco di possibili infrastrutture da realizzare oltre a organizzare procedure concorsuali per selezionare i futuri investitori clienti finali, anche raggruppati in consorzi con determinate caratteristiche tecniche), che dovranno, poi, stipulare il successivo contratto di mandato per la costruzione e l’esercizio dell’interconnector, il cui perfezionamento è subordinato al rilascio di apposita esenzione, per 20 anni, dall’accesso a terzi sulla capacità di trasporto che tali infrastrutture rendono disponibile. Ogni interconnector che ottiene l’esenzione deve entrare in servizio entro 36 mesi dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto di rilascio dell’esenzione stessa.
Nucleare di nuova generazione (articolo 38). In arrivo un piano operativo, approvato dal Cipe, su proposta del ministero per lo Sviluppo economico, per avviare progetti e sperimentazioni per la cattura e il confinamento dell’anidride carbonica emessa dagli impianti termoelettrici e per lo sviluppo della generazione distribuita di energia e di nuove tecnologie per l’efficienza energetica. Tra le finalità da perseguire, la promozione, in Italia, dello studio e della ricerca, anche attraverso partenariati internazionali, sul fronte del nucleare di IV generazione e l’adozione di misure di sostegno e finanziamento di interventi innovativi nel settore della generazione di energia di piccola taglia, in particolare da fonte rinnovabile.
Organismo nazionale di accreditamento (articolo 4). Che dovrà funzionare entro 6 mesi dall’entrata in vigore per assicurare, in conformità delle norme comunitarie , le funzioni di accreditamento e vigilanza del mercato per la commercializzazione dei prodotti.
Piano straordinario per l’efficienza e il risparmio energetico (articoli 27 e 28). Da predisporre entro il 31 dicembre 2009 e trasmettere alla Commissione europea. Il piano dovrà contenere, tra l’altro, misure volte ad assicurare la promozione di nuova edilizia a rilevante risparmio energetico e la riqualificazione degli edifici esistenti, meccanismi e incentivi per lo sviluppo dei sistemi di micro generazione e piccola cogenerazione, sostegno e sviluppo della domanda di titoli di efficienza energetica e dei certificati verdi, attraverso un ampliamento e in sostegno della domanda. Come, anche, definire indirizzi per l’acquisto e l’installazione di prodotti nuovi e per la sostituzione di quelli più vecchiotti, con apparecchi ad alta efficienza, anche estendendo l’applicazione dei certificati bianchi e di standard di efficienza, pure, prevedendo forme di detassazione e l’istituzione di fondi di rotazione per il finanziamento tramite terzi nei settori del’edilizia per uso civile, abitativo o terziario, delle infrastrutture, dell’industria e del trasporto. In arrivo, anche, una cabina di regia nazionale per il coordinamento dei piani regionali degli inceneritori dei rifiuti urbani residuati dalla raccolta differenziata. L’articolo 27 del ddl sviluppo, poi, detta tutte una serie di norme sul fronte energetico. Si stabilisce, tra l’altro, che per i servizi specialistici in campo energetico, le amministrazioni pubbliche possono rivolgersi al Gestore dei servizi elettrici e alle società da esso controllate. Previsto, poi, un riordino di tutte le strutture pubbliche operanti nei settori di energia e gas e la possibilità per i comuni di destinare aree alla realizzazione di impianti per l’erogazione in “conto energia” e dei servizi di “scambio sul posto” dell’energia elettrica prodotta, da cedere ai privati che intendono accedere agli incentivi in “conto energia” e sottoscrivere contratti di scambio energetico con il gestore della rete. CONTINUA |
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