Via libera dalla Ragioneria generale alla nuova versione dello schema di decreto che attua la Riforma Brunetta della Pubblica amministrazione, e che nel tardo pomeriggio di ieri è stato trasmesso al Parlamento, alla Conferenza Unificata e al Cnel.
Dopo gli aggiustamenti in Consiglio dei ministri, oltre ad aver perso il vecchio Titolo IV sulla class action nella Pa, la bozza introduce anche la possibilità per i contratti collettivi di derogare al rigido meccanismo della ripartizione in tre fasce di merito per tutto il personale. La regola, disegnata dall'articolo 19, continua a riservare il trattamento accessorio in misura intera al 25% del personale, prevede un incentivo dimezzato per un altro 50% e relega nella fascia più bassa, priva di trattamento accessorio, l'ultimo 25%.
I contratti collettivi integrativi, però, potranno modificare la griglia
Il testo trasmesso alle Camere