Ridotto da 9 a 11 mesi il termine per la notifica delle cartelle di pagamento
Più di 10 auto? Segnalati al Fisco. È una delle novità fiscali contenute nella manovra d'estate varata definitivamente dal Senato il 1° agosto. Scende, infatti, in campo anche il Pubblico registro automobilistico per segnalare al Fisco chi possiede più di 10 auto. L'Agenzia delle entrate, poi, avrà maggiori opportunità di intervento in tema di accertamento ed evasione fiscale. Viene ridotto a 9 mesi il termine per la notifica delle cartelle di pagamento, arrivano norme più stringenti per capitali e attività detenute da italiani in paradisi fiscali che si considerano evasione fiscale. In campo ci sarà anche una task force per contrastare l'evasione internazionale. Si intensifica l'attività di scambio di informazioni fra pubblica amministrazione e Inps per scovare eventuali illeciti. Regole più serrate per contrastare le frodi in tema di invalidità civile.
Accertamento (articolo 15, commi 8-bis e 8-ter). L'Agenzia delle entrate può richiedere dati, notizie e documenti a specifiche categorie di imprese esercenti attività finanziarie e creditizie, concessi in sede di accertamento delle imposte sui redditi e di controlli Iva, anche ai fini di iscrizione di ipoteca e di concessione di sequestro conservativo per il caso in cui vi sia fondato timore di perdere la garanzia del credito derivante da sanzioni tributarie. Dunque in base all'atto di contestazione, al provvedimento di irrogazione della sanzione o al processo verbale di constatazione e dopo la loro notifica, l'ufficio o l'ente che ha fondato timore di perdere la garanzia del proprio credito, può chiedere, con istanza motivata, al presidente della commissione tributaria provinciale l'iscrizione di ipoteca sui beni del trasgressore e dei soggetti obbligati in solido al pagamento della sanzione, nonché l'autorizzazione a procedere, a mezzo di ufficiale giudiziario, al sequestro conservativo dei loro beni, compresa l'azienda. Stessi poteri di richiesta anche in alcune ipotesi di applicazione del sequestro conservativo e dell'ipoteca: per somme dovute per il pagamento di tributi e relativi interessi vantati da uffici ed enti in base ai processi verbali di constatazione; per somme dovute dopo la notifica degli atti di accertamento di maggiori tributi; per importi iscritti a ruolo sulla base di atti di accertamento di maggiori tributi.
Accertamento imposte sul reddito e controlli Iva (articolo 15, commi 8-quinquies e 8-sexies). L'Amministrazione finanziaria, in sede di accertamento delle imposte sul reddito e di controlli Iva, può richiedere notizie, dati, documenti e informazioni di natura creditizia, finanziaria e assicurativa alle autorità e agli enti che svolgono attività di controllo e vigilanza in relazione a tale attività. La richiesta di informazioni può essere effettuata anche in deroga a specifiche disposizioni di legge. La richiesta può essere inoltrata previa autorizzazione del Direttore Centrale dell'accertamento dell'Agenzia delle entrate o del Direttore regionale, o, per il Corpo della Guardia di finanza, del Comandante regionale. Inoltre le modalità vanno concordate tra Mef e l'Autorità coinvolta nel procedimento (saranno individuate da un decreto di natura non regolamentare del ministro dell'Economia, d'intesa con l'Autorità di vigilanza e in coerenza con le regole europee e internazionali in materia di vigilanza).
Contrasto ai paradisi fiscali (articolo 12). Si intensifica la lotta ai paradisi fiscali: investimenti e attività finanziarie fatte da italiani in paradisi fiscali sono illegali e vanno considerati come redditi sottratti a tassazione. L'Agenzia delle entrate istituirà, in coordinamento con la Guardia di finanza, un'unità speciale per il contrasto all'evasione e all'elusione internazionale. Le disposizioni danno attuazione alle intese che sono state raggiunte fra Stati aderenti all'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico in materia di emersione di attività economiche e finanziarie detenute da Paese con regimi fiscali privilegiati. Lo scopo è quello di migliorare il livello di trasparenza fiscale (attualmente insoddisfacente) e incrementare la cooperazione amministrativa fra Stati. Inasprito l'apparato sanzionatorio. L'Agenzia delle entrate può avvalersi del personale della Guardia di finanza destinato ad attività internazionale a tutela del bilancio dello Stato e dell'Unione europea per le attività, da svolgersi all'estero, legate alla finalità di garantire la massima efficacia all'azione di controllo in tema di evasione ed elusione internazionale. Previsto un aumento della quota del contingente di esperti, relativo al personale del Corpo della Guardia di finanza, da utilizzare negli uffici centrali o nelle rappresentanze diplomatiche e negli uffici consolari, per l'espletamento di specifici incarichi con particolare competenza tecnica in materia di tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza nazionale, nonché al contrasto della criminalità organizzata e delle violazioni in materia economica e finanziaria a tutela del bilancio dello Stato e dell'Unione europea.
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