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Premio del 30% sui capannoni

di Cristiana Gamba

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4 Giugno 2009

MILANO - È un piano casa ad ampio raggio quello varato ieri dalla giunta della Lombardia, che ha preso alla lettera l'impegno assunto con l'intesa siglata in Conferenza unificata per rilanciare il comparto dell'edilizia.
Lo sprint lombardo viaggia in parallelo con il Dl semplificazione annunciato nelle scorse settimane dal Governo, il cui testo, ha specificato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, «ci siamo impegnati a verificarlo con le Regioni». L'intesa sarebbe a portata di mano, «c'è solo un punto su cui non c'è accordo», ha continuato il premier, annunciando un nuovo incontro dal ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, entro la settimana. Intanto il governatore, Roberto Formigoni, ha dichiarato che «il progetto di legge lombardo è stato messo a punto con il consenso del Governo. Quello che stabilirà il decreto legge sarà un'opportunità in più per la nostra regione. La legge lombarda, comunque, rientrerà nella cornice nazionale, senza risentire di nulla».
Secondo le prime stime del Pirellone gli investimenti si aggirano attorno ai 7 miliardi, la ricaduta sull'indotto occupazionale dovrebbe coinvolgere oltre 30mila addetti per un recupero di volumetrie inutilizzate di oltre 1,7 milioni di metri cubi e un ampliamento di abitazioni mono-bifamiliari di 5,5 milioni di metri cubi. Il tutto con un risparmio energetico annuo ipotizzato attorno ai 44 milioni di euro.
Rispetto all'intesa Stato-Regioni il progetto di legge della Lombardia fa anche qualche passo in più. In particolare, all'esterno dei centri storici e delle zone individuate dagli strumenti urbanistici, è ammessa la sostituzione di edifici a specifica destinazione produttiva secondaria – capannoni industriali – mediante demolizione e ricostruzione. In questo caso il "premio volumetrico" stabilito è pari al 30%; l'incremento tuttavia è subordinato a una diminuzione certificata del fabbisogno annuo di energia per la climatizzazione invernale «superiore al 30% rispetto ai requisiti energetici previsti dalle norme regionali». L'operazione dovrebbe mettere in moto investimenti per 1,4 miliardi e interessare 1,5 milioni di metri quadrati di superficie produttiva, circa l'1% dell'esistente. «Un'ottima opportunità», secondo Alberto Truzzi, vice presidente di Assobeton, l'associazione che riunisce i fabbricatori di costruzioni industriali. «Il settore sconta la carenza di domande e una rincorsa allo sconto che non porta da nessuna parte», ha aggiunto. «Per quanto riguarda le norme sul risparmio energetico siamo pronti: i nostri sistemi sono in grado di soddisfare le richieste della Lombardia, che ha già anticipato i parametri più restrittivi contro la dispersione energetica previsti per il 2010».
Tutta lombarda è la facoltà di ampliare del 20% – oltre che gli edifici uni-bifamiliari – anche le palazzine non superiori ai mille metri cubi. Qui viene alzata l'asticella dell'incremento complessivo massimo a 300 metri cubi rispetto ai 200 definiti dalla Conferenza unificata. È consentito poi un ampliamento del 30% per il residenziale privato – e qui la norma non specifica altro – mediante demolizione e ricostruzione, fatta salva una diminuzione energetica certificata superiore del 30% rispetto ai parametri regionali.
Il testo prevede anche la possibilità, all'interno dei centri storici di sostituire – dietro parere positivo della Commissione paesistica regionale – gli edifici residenziali esistenti «non coerenti con le caratteristiche storiche, architettoniche, paesaggistiche e ambientali».
Il premio volumetrico infine balza al 35% in tutti i casi eccetto gli incrementi per gli edifici mono-bi familiari, in presenza di interventi che «assicurino un congruo equipaggiamento arboreo», ossia una porzione di verde non inferiore al 25% del lotto interessato. Tutti gli interventi relativi all'ampliamento e alla sostituzione, a eccezione di quelli nei centri storici e nelle zone sismiche (zona 2 e 3) possono essere realizzati sulla base di denuncia di inizio attività o di permesso di costruire.


4 Giugno 2009
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