Il reato di clandestinità (punito con l'ammenda da 5mila a 10mila euro) è una delle «previsioni più significative» della nuova legge sulla sicurezza (l. 15 luglio 2009, n. 94). E il ministero dell'Interno ha appena inviato una circolare di 11 pagine a tutti i prefetti per sottolineare le nuove norme, affinché possano trovare «applicazione concreta e puntuale».
Nella circolare si parte proprio dall'immigrazione e dal reato introdotto, ricordando la possibilità di sostituire l'ammenda con l'espulsione, la circostanza aggravante e le fattispecie più gravi di favoreggiamento. Nella circolare non si parla dei dubbi legati a colf e badanti in attesa della sanatoria ma, formalmente, in una condizione di clandestinità. È c comunque evidente (si veda « cIl Sole 24 Ore » c di ieri) che il Viminale, nel momento in cui il Parlamento ha varato la regolarizzazione di queste figure, non si metterà certo alla caccia di domestiche o assistenti familiari nel mese di agosto. E sul c tema della sanatoria s ono, del resto, emerse nei giorni scrosi una serie di indicazioni operative. c
La nota ai prefetti ricorda , poi, c che è previsto «un contributo per il rilascio e il rinnovo del permessso di soggiorno»: in proposito un 'altra c circolare dell'Interno dovrà disciplinare questa novità – la cosiddetta «tassa sul permesso di soggiorno» - che secondo la legge dovrà essere definita in una cifra tra gli 80 e i 200 euro.
Oltre all'allungamento fino a 180 giorni del periodo di trattenimento di un clandestino in un Cie (centri di identificazione ed espulsione), la nota del Viminale sottolinea l'obbligo di esibire il permesso di soggiorno negli uffici pubblici per licenze, autorizzazioni e iscrizioni. Ma poi precisa, con caratteri in grassetto, che si fa eccezione a questo obbligo nel caso di richieste di cure mediche pubbliche e «prestazioni scolastiche obbligatorie».
Cambia poi la disciplina del cl'esecuzione dell'espulsione dello straniero già espulso, che vìola l'ordine di allontanamento disposto dal questore. Anche questo passaggio è sottolineato in grassetto, come a dire: attenzione a non inseguire clandestini se chiedono cure mediche o minori che vanno a scuola, ma anche cseverità nei confronti degli immigrati irregolari che avrebbero dovuto lasciare l'Italia già da tempo e non l'hanno fatto.
C'è poi il capitolo, tutto da inventare, degli «accordi di integrazione» articolati su crediti: su questo si attende una circolare applicativa, sicuramente di non facile formulazione, del Dipartimento Immigrazione e libertà civili dell'Interno.
Sempre con la tecnica del carattere in neretto la circolare richiama l'attenzione dei Prefetti sulle norme in materia di cittadinanza che intendono limitare il fenomeno «dei matrimoni cosiddetti di comodo». cAttenzione, inoltre, all'iscrizione anagrafica dello straniero: gli uffici comunali possono verificare le condizioni igienico-sanitarie dell'immobile dichiarato come abitazione. Segnalata così, più che una facoltà la norma appare come una richiesta esplicita di effettuare questi controlli.
Al Viminale, infine, dovrà essere istituito il registro nazionale delle persone senza fissa dimora: il ministero, dunque, attende i nominativi da parte dei Comuni. La circolare poi illustra le norme sulla criminalità organizzata, l'ordinamento penale e la sicurezza pubblica. (M.Lud.)