Gli istituti di credito affinano il bouquet prodotti per non lasciare il fianco scoperto alla surroga. Un'opzione, quella con cui i mutuatari possono trasferire il contratto presso un altro istituto cambiando tasso e durata ma lasciando invariato l'importo su cui fa perno l'ipoteca, prevista dal codice civile ma a molti sconosciuta prima del decreto Bersani del 2006 che ha difatti introdotto in Italia la portabilità a costo zero dei finanziamenti ipotecari.
La surroga si presenta come un boomerang per gli istituti: possono strappare mutuatari alla concorrenza ma, per lo stesso motivo, possono vedere i propri clienti migrare altrove. Nonostante tutto però le offerte sul mercato sono delle più varie. Per esempio, tra le offerte più aggressive a tasso fisso, elaborate sul portale MutuiOnline.it, c'è il mutuo di surroga "Domus Fisso" di Intesa Sanpaolo. Il tasso nominale è bloccato al 4,9% che sale al 5,08% se si includono gli altri costi operativi e calcolando così il Taeg (Tasso annuo effettivo globale). Nel corso del piano d'ammortamento è possibile sospendere il pagamento fino a un massimo di sei rate consecutive, con corrispondente allungamento di pari durata del finanziamento. Questa opzione esente da spese, comprese quelle notarili, può essere esercitata a fronte di richiesta scritta alla filiale e potrà essere ripetuta fino a tre volte nell´arco della durata del mutuo, purché tra una sospensione e la successiva siano pagate regolarmente almeno sei rate. Sempre nei mutui di surroga a tasso fisso, al secondo posto nella classifica della convenienza si piazza TrasformaMutuo di Bnl con un Taeg del 5,75%. L'istituto, inoltre, mette a disposizione del cliente un'extra liquidità fino a 100mila euro, allo stesso tasso del mutuo surrogato, conservando i vantaggi fiscali previsti dalla portabilità: detrazione degli interessi passivi ed esenzione anche sull'imposta sostitutiva. Per questa opzione è necessario un atto di ipoteca di secondo grado .
Spostando, invece, il confronto sul tasso variabile, l'offerta, al momento, più aggressiva è di Banca Monte dei Paschi di Siena che ha esteso alla surroga il prodotto di punta, "Sostimutuo protezione": un finanziamento ipotecario che prevede un Taeg dell'1,97% che, in ogni caso, qualora risalisse l'indice Euribor a cui è agganciato lo spread fisso dell'1,40%, non potrà superare la soglia del 5,5%, oltre la quale scatta la protezione inclusa nel prezzo. Competitiva anche la soluzione di Banca popolare di Lodi (Taeg 2,09%) che, oltre allo spread dell'1,5% non prevede costi aggiuntivi se si escludono spese mensile di incasso rata per 2,75 euro.
Tra le altre offerte è da segnalare "TagliaMutuo" di Cariparma. L'istituto del gruppo Credit Agricole offre, a chi surroga entro il 31 dicembre 2009, la possibilità di usufruire dell'opzione "Cariparma Sipuò" che consente di sospendere il pagamento della quota capitale per 12 mesi, senza nessun costo di attivazione. Mentre Iwbank segnala che, dopo un recente accordo con un network di notai, sostituirà il cliente nel pagamento della fattura del notaio.
Ma quali sono le scelte dei mutuatari in cerca di surroga? «Se fino all'anno scorso - spiega Roberto Anedda, vicepresidente di MutuiOnline.it - il copione era sempre lo stesso, ovvero chi surrogava passava dal variabile al fisso per paura di ulteriori aumenti dei tassi di interesse, ora la scelta è più varia. In molti passano dal fisso al variabile, approfittando del costo del denaro ai minimi storici. Altri, invece, sono a caccia di un nuovo fisso più competitivo per dormire sonni tranquilli».