La dieta a gettoni e indennità dei politici locali imposta dalla finanziaria 2008 ha fatto risparmiare ai comuni 42,6 milioni di euro, invece dei 313 previsti, con troppo ottimismo, dal governo, all'epoca targato centrosinistra. Un ottimismo interessato perché la stima, con un meccanismo identico a quello introdotto con la stretta Ici sui fabbricati rurali, si è tradotta in un taglio equivalente ai trasferimenti erariali, taglio poi ridotto con il recupero di 100 milioni in origine destinati ai piccoli comuni.
Il valore effettivo delle nuove regole per i compensi di assessori e consiglieri è certificato in un decreto dell'Economia, che in questo modo quantifica il nuovo buco (170,4 milioni) a carico dei comuni alla voce «trasferimenti statali».