In quali condomìni è necessario nominare un amministratore? Che cosa succede se l'assemblea non approva il consuntivo per mancanza del numero minimo richiesto dal Codice civile? A chi tocca sostenere le spese per la riparazione dei balconi? A queste come a tutte le altre domande inviate via e-mail dai lettori risponderà il videoforum che sarà online a partire dalle 15.30 di oggi. Un appuntamento con gli esperti del Sole 24 Ore che costituisce la naturale continuazione del Dossier pubblicato ieri e dedicato alla vita in condominio.
L'attenzione si concentrerà sui temi principali: dall'assemblea alle spese, dalle questioni di convivenza all'uso delle parti comuni, dal riscaldamento con contabilizzazione del calore al trattamento dei morosi. Ma l'approfondimento non terminerà con il videoforum: sul Sole 24 Ore saranno pubblicate le risposte ai quesiti di interesse generale, e lunedì prossimo, all'interno della sezione «Affari privati», ci sarà una pagina speciale.
Da sempre al centro di discussioni e polemiche (grandi e piccole) per gli oltre 10 milioni di famiglie che vivono in condominio, la "casa comune" quest'anno si trova ad affrontare un frangente economico molto delicato, che pone ancora di più l'accento sulla necessità di ridurre le spese e razionalizzare i costi. Secondo le ultime rilevazioni – contenute nel III rapporto Anaci-Censis Servizi – il 63,4% degli amministratori rileva un peggioramento del tasso di litigiosità in ambito condomoniale. Un fenomeno dovuto in larga parte a questioni di vicinato e problemi di convivenza, ma anche e soprattutto ad argomenti di carattere economico, che sono responsabili della maggior parte delle controversie instaurate davanti a tribunali e giudici di pace. E che dipendono, in misura crescente, dalle difficoltà di pagamento connesse alla crisi economica.
Diventa allora fondamentale contenere i 15,6 miliardi di spese condominiali che ogni anno gravano sulle famiglie italiane. Anche se la prima, istintiva reazione – quella di rinviare le spese non indispensabili – può rivelarsi sbagliata: perché senza investire, soprattutto nei lavori finalizzati al risparmio energetico, è difficile ridurre il flusso delle spese correnti. Ed ecco che la deliberazione dei lavori di manutenzione diventa un altro fronte di scontro tra condòmini. Anche se, alla fine, litigare non conviene mai a nessuno.