Il Governo prende tempo sull'emendamento Pdl-Lega per il taglio dell'Irap per le Pmi e rinvia la decisione all'esame dell'Aula. Tutta colpa della mancanza di copertura dell'emendamento. Lo ha confermato il viceministro all'Economia, Giuseppe Vegas, prima della riunione della commissione Bilancio del Senato sulla Finanziaria. «In Commissione il parere del Governo sarà contrario a malincuore», ha detto Vegas, aggiungendo che «tutti siamo d'accordo nel merito», ma resta un problema di valutazione della copertura finanziaria dell'emendamento.
Dunque nel pomeriggio «in Commissione si andrà verso una bocciatura tecnica per poi consentire la ripresentazione dell'emendamento in Aula». La decisione é giunta nel corso di un incontro tra il capogruppo del Pdl, Maurizio Gasparri, il vice ministro Vegas, il presidente della commissione Bilancio del Senato Antonio Azzollini e un rappresentante della Lega. «Il percorso della finanziaria - ha detto Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl - si concluderà certamente con la riduzione delle tasse per le imprese e le famiglie. Ci sarà anche la riduzione dell'Irap, grazie ai proventi dello scudo fiscale che la sinistra contestava».
Per la presidente del gruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro «il presidente Gasparri è confuso. Non può finanziare il taglio dell'Irap con lo scudo fiscale. Questa entrata dà risorse una tantum e quindi non riuscirebbe a coprire un onere permanente». Per Finocchiaro la maggioranza sta facendo sempre il solito gioco: taglia gli incentivi alle imprese e glieli restituisce sotto forma di un limitatissimo sgravio indiscriminato. Non è la nostra idea.
Noi invece intendiamo finalizzare il taglio dell'Irap al mantenimento dei posti di lavoro». Sistema, dice Finocchiaro, che premierebbe le imprese che mantengono o aumentano l'occupazione. (N.C0.)