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(Riccardo M. - Firenze)
120. Più detrazioni e il ripristino del falso in bilancio
Proporrei: 1) L'Esecutivo potrebbe decidere di portare in detrazione dal reddito personale di tutti i contribuenti l'importo massimo di spese di 15mila euro con ricevute fiscali, solamente per i contribuenti che denunciamo un reddito non superiore a 70mila euro. In tal modo tutti i contribuenti, risparmiando sulle imposte, hanno la possilità di spendere di più, a vantaggio
delle imprese, commercianti e venditori vari. Ne trae vantaggio anche il Fisco, per cui l'operazione globalmente avrebbe costo zero per il Governo. 2) Una norma che stabilisca che tutti gli atti privati debbono essere registrati, pena la nullità. 3) Ripristinare le pesanti penalizzazioni per il falso in bilancio. 4) Tutte le pensioni, a parità di condizioni, debbono essere uguali. (Pasquale Cutolo)
119. Indietro tutta nella tenuta dei libri informatici
L'articolo 16, comma 12 del Dl 185/08 ha introdotto il nuovo articolo 2215-bis del codice civile prevedendo «ogni tre mesi la marcatura temporale e la firma digitale». Il suddetto articolo 2215-bis del codice civile rischia di disincentivare l'accesso alla conservazione sostitutiva di documenti fiscali. (Raffaele - Torino)
118. La burocrazia danneggia il cittadino
Comma 1). Perchè quanto di seguito non debba mai più essere scritto «è constatazione fattibile da ogni comune persona che le tecniche di amministrazione delle amministrazioni pubbliche sono fortemente arretrate rispetto a quelle dell'organizzazione privata. Ad iniziare dai servizi di connettivo (protocollo, archivio, copia spedizione, comunicazione), fino ai processi decisionali, i tempi tecnici delle amministrazioni sono in media tre volte più lunghi di quelli privati, e i prodotti sono sempre scadenti. Ciò senza considerare vicende di punta, per le quali, sulla pelle del cittadino, si consentono alle amministrazioni pubbliche comportamenti che le leggi vietano ad ogni privato. Talchè il potere pubblico viene sovente a presentarsi come un singolare malfattore legale, che permette a sè ciò che invece reprime nel privato». Comma 2). Chiunque violi i precetti di cui al primo comma è punito con la confisca per equivalente (pari al danno recato) e non potrà accedere a cariche pubbliche, di nessun tipo, per anni quindici. L'emendamento è tratto dal rapporto Giannini segnalato da "Il Patto" ed. Sole 24 Ore di Dino Pesole e Francesco Piu, pag. 24. Sono passati anni 30 da quanto quelle parole furono scritte ma, purtroppo, se possibile, le cose sono peggiorate. (Paolo Ferrari - Ferrara)
117. Raddoppiamo le detrazioni per la famiglia
Raddoppiare le detrazioni fiscali per figli/coniuge a carico e l'assegno del nucleo famigliare, avendo un maggior riguardo per le famiglie numerose (dai 4 figli in su) , monoreddito e con presenza di soggetti con handicap. Rivalutare il limite di reddito per essere considerati fiscalmente a carico: è fermo dal 1996 lire 5.500.000, in euro 2.841,51. Dare un maggior peso ai figli nella scala di equivalenza utilizzata per l'Isee: attualmente il 1° figlio vale 0,47 , il 2° vale 0,42 , il 3° vale 0,39 e dal 4° in poi vale 0,35 : non è assurdo?! Ogni figlio deve valere almeno 1,00 . Non vogliamo bonus o elemosine, ma provvedimenti strutturali, per sempre, per il futuro delle famiglie italiane. Le famiglie stanno morendo in silenzio e tra l'indifferenza generale. (Massimo C. - Lecco).
116. Totale deducibilità dell'Irap
Deducibilità totale dell'Irap dall'Ires. (Giancarlo Rosazza - Milano)
115. Tre punti in meno di Irpef per i pubblici dipendenti
Ridurre l' Irpef ai dipendenti pubblici, anche di soli tre punti, per avere più soldi da spendere. (Gaetano Zerella»)
114. I dieci comandamenti per lo sviluppo
Ecco 10 comandamenti da introdurre in Finanziaria 2010: 1) riduzione Irpef (25% per reddito fino a 50.000 euro); 2) cedola secca del 20% sugli affitti; 3) eliminazione benefici all'editoria, riduzione costi dei parlamentari, presidenti di regione, consiglieri regionali etc.; 4) riforme degli ordini professionali compreso notai e farmacisti; 5) ridurre la Pubblica Amministrazione del 20-25% (es. eliminazione provincie e comunità montane); 6) incentivare le aziende che producono beni esclusivamente in Italia (l'intero ciclo produttivo); 7) incentivare la vendita di auto e moto prodotte in Italia; 8) dazi per i prodotti provenienti da paesi in via di sviluppo fuori dall'Ue (es. Tunisia, Marocco, Thailandia, India etc; 9) incentivi per il turismo e agricoltura biologica; 10) eliminazione Irap per imprese fino a 15 dipendenti. (Angelo Fedele - Francavilla Fontana - Brindisi)
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