Un passo deciviso verso il mercato unico europeo. Il Consiglio dei ministri ha approvato lo schema di decreto che recepisce la direttiva servizi (2006/123/CE) diretta a incentivare la concorrenza nel mercato europeo. Il provvedimento che dovrà ottenere il via libera del Parlamento prima dell'ok definitivo di Palazzo Chigi interessa commercianti, artigiani e professionisti.
Due i pilastri della norma: la liberalizzazione e la semplificazione. In sostanza, per avviare un attività economica sarà sufficiente una dichiarazione di inizio attività e non sarà più necessario, salvo alcuni settori di interesse generale, attendere l'autorizzazione delle autorità competenti (Stato, regioni, enti locali). Così come i professionisti stranieri appartenenti a uno Stato Ue potranno esercitare l'attivtà in Italia nel giro di due mesi sulla base della qualifica ottenuta nel proprio paese.
Soddisfatto il ministro per le Politiche europee Andrea Ronchi che dichiara: "daremo il via ad una vera e propria rivoluzione verso un mercato unico dei servizi, mantenendo al contempo un equilibrio tra apertura dei mercati, servizi pubblici e diritti sociali e del consumatore. L'obiettivo da raggiungere è l'armonizzazione dei regimi normativi di accesso e di esercizio delle attività di servizi e l'eliminazione degli ostacoli alla prestazione nel mercato interno, che impedisce ai prestatori di espandersi oltre i confini nazionali e di sfruttare appieno il mercato unico e a partire da gennaio tutte le imprese europee che operano nei servizi avranno a che fare con un unico interlocutore".