Per evitare un esborso unico troppo gravoso, l'Inps ha organizzato l'invio dei bollettini con cui pagare i contributi dovuti dal 1° luglio 2009 per i collaboratori domestici extracomunitari per i quali è ancora in corso la procedura di emersione. Il messaggio 030264 del 29 dicembre informa che la spedizione interessa 181.869 richieste di regolarizzazione. E che l'Inps ha fatto selezione scartando tutte le domande in cui sono presenti più di tre denunce per lo stesso codice fiscale del datore di lavoro e tutti i pagamenti effettuati con il modello F24 con importo diverso da 500 euro o con dati che non coincidono con quelli della domanda, nonché quelle per le quali il rapporto di lavoro risultava già registrato negli archivi dei lavoratori domestici a seguito della firma del contratto di soggiorno.
L'invio comprende due bollettini relativi al 3° e 4° trimestre 2009, precompilati in base ai dati indicati nella domanda di regolarizzazione. Un caso particolare riguarda i rapporti a tempo pieno, per i quali l'Inps ha considerato le 54 ore settimanali previste dal contratto collettivo mentre la retribuzione presa a base per l'attribuzione alle fasce contributive è stata determinata in base ai minimi retributivi dell'anno 2009, fissati dalla Commissione nazionale prevista dall'articolo 43 del Ccnl per i lavoratori domestici del 16 febbraio 2007, corrispondenti alla qualifica indicata nella domanda di emersione.
Se i dati indicati nel bollettino precompilato non corrispondano alla realtà, il datore di lavoro domestico può usare uno dei bollettini in bianco allegati alla lettera di trasmissione. Al rapporto di lavoro in corso di regolarizzazione è stato attribuito un codice provvisorio, formato nelle prime due cifre dal prefisso "89" seguito da "09" ed un numero progressivo di 4 cifre più due di contro codice (esempio 8909000189). L'Istituto sottolinea, peraltro, che i contributi sono comunque dovuti anche se la regolarizzazione non dovesse andare a buon fine.