Rinviato alla prossima settimana il varo del disegno di legge anti-corruzione. Il Consiglio dei ministri, pur avendo avviato l'esame provvedimento, ma non ha licenziato il testo perchè manca ancora una parte sulla prevenzione. A riferirlo il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. «Abbiamo discusso i provvedimento e approvato solo correttivi tecnici, non l'abbiamo licenziato. Abbiamo afrontato solo la parte sanzionatoria e manca quella sulla prevenzione». Il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha ricordato che è già previsto che i dirigenti della Pubblica amministrazione redigano piani anti-corruzione.

Il Consiglio dei ministri ha deciso, poi, di suddividere in tre capitoli le misure: quelle relative all'inasprimento delle pene sui reati contro la Pubblica amministrazione resteranno di competenza del ministero della Giustizia; sulle misure di intervento sul testo unico degli enti locali (ineleggibilità e incompatibilità dei condannati) sarà il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli a mettere a punto norme ad hoc; il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta dovrà studiare misure di efficienza che facciano da filtro al diffondersi della corruzione nella Pubblica Amministrazione.