Il conteggio delle entrate tributarie è tuttora in via di limatura, ma dalle prime indicazioni il preconsuntivo del 2009 appare incoraggiante, trattandosi di un anno in cui il Pil ha subìto una contrazione del 4,8 per cento. Le entrate tributarie al netto dei ruoli (che vengono conteggiati in un secondo momento) fanno registrare per quel che riguarda l'anno appena trascorso una contrazione del 3,3 per cento, contro il calo del 3,9% che era stato raggiunto dopo undici mesi (per i dati in dettaglio si veda la tabella, nella quale sono riportate le differenze segnalate mese per mese dal Dipartimento delle politiche fiscali).
Le entrate di cassa che a dicembre danno un po' di sollievo ai conti dello stato derivano essenzialmente dai pagamenti effettuati attraverso i modelli F24. In prospettiva, la situazione potrebbe ulteriormente migliorare: a marzo, quando verranno diffusi i dati definitivi secondo il criterio della competenza giuridica, il risultato finale rifletterà - secondo le prime stime - una flessione complessiva del gettito compreso in una forchetta tra il 2,6 e il 3 per cento.
La tendenza registrata nei primi undici mesi dell'anno per quel che riguarda i ruoli (vale a dire gli incassi frutto dell'attività di accertamento) evidenzia peraltro un incremento di oltre il 20% rispetto al 2008 (4 miliardi, con un incremento di 672 milioni). Dati che appaiono in linea con quelli della Banca d'Italia, che contabilizza le entrate di cassa, non depurate dei rimborsi d'imposta (riportati tra i pagamenti di bilancio) e includono l'Iva destinata alla Ue.
Nel gettito comunicato per l'ultimo mese del 2009 sono conteggiati gli incassi dello scudo fiscale. Occorre peraltro tener conto del taglio di 20 punti dell'acconto Irpef di novembre (coperto per 3,7 miliardi dallo scudo). Gettito che verrà recuperato a giugno in sede di saldo.
Per quel che riguarda l'avvio del 2010, emerge dalle prime indicazioni una prima, parziale inversione di tendenza del gettito Iva sugli scambi interni. Tengono le ritenute Irpef applicate ai lavoratori dipendenti, per effetto prevalente dei rinnovi contrattuali. Dati che vengono accolti positivamente ma con cautela dai tecnici dell'Economia. Nel consuntivo provvisorio relativo al mese di gennaio, comunicato lunedì scorso dal ministero, si dà conto di un avanzo di cassa di 4,2 miliardi, da attribuire in parte all'impatto più favorevole dei flussi finanziari netti con l'Unione europea, in parte al discreto andamento del gettito. La prudenza è d'obbligo, se si considera che il 2010 chiuderà - secondo la previsione più aggiornata - con un deficit del 5% del Pil.
Accanto ai primi segnali di ripresa e alla tenuta del gettito Irpef, l'analisi più dettagliata conferma per l'Iva anche l'effetto contabile connesso alla nuova procedura per le compensazioni, disposta dal decreto anticrisi del luglio 2009 nell'intento di rendere più stringente il contrasto alle compensazioni fraudolente. Procedura in vigore dal 1° gennaio e che dovrebbe garantire, nell'anno in corso, una minore spesa di 1 miliardo.
