Per Confindustria il provvedimento approvato oggi dal Consiglio dei ministri che riforma il settore del gas naturale segna un passo avanti significativo per la competitività del sistema industriale italiano, soprattutto per le imprese del manifatturiero.
Scajola, sottolinea una nota degli industriali, ha aver saputo trasformare una problematica complessa in una svolta che potrebbe premiare il posizionamento dell'Italia all'interno del nuovo mercato europeo del gas naturale.
Per viale dell'Astronomia la riforma centra tre importanti obiettivi: sviluppa le infrastrutture di stoccaggio, promuove la competitività del mercato per piccole e grandi imprese, pone le condizioni perché l'Italia possa diventare hub del Sud Europa.
Gli industriali italiani apprezzano il superamento «della logica dei tetti antitrust e l'introduzione di un nuovo sistema, meno rigido rispetto all'attuale, basato su "soglie" di mercato associate a misure concrete per promuovere la concorrenza. Lo sviluppo degli stoccaggi, consentendo l'approvvigionamento di significativi volumi di gas dall'estero nei periodi di maggiore disponibilità e di minor prezzo, è infatti la chiave di volta per avviare la Borsa del gas naturale».
Per Confindustria a realizzazione di nuova capacità di stoccaggio potrà anche garantire ai clienti industriali e alle loro aggregazioni la possibilità di beneficiare dei vantaggi da subito, a partire del prossimo anno termico, con positive ricadute economiche.