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Banca popolare italiana |
In rosso, ma meglio delle previsioni.
Banca popolare italiana nel primo semestre 2005 ha registrato una perdita a livello consolidato di 119,9 milioni di euro. I risultati, approvati venerdì scorso dal cda presieduto da Giovanni Benevento, sono stati condizionati «oltre che da fattori contingenti - si legge in una nota - da una rigorosa politica gestionale che ha portato a effettuare rettifiche e accantonamenti, non ricorrenti, di rilevante entità per complessivi 350 milioni di euro». Il margine di interesse è sceso a 412,1 milioni di euro (-3,86%). Il margine di intermediazione ammonta a 582,1 milioni di euro. Il risultato semestrale individuale di Bpi si è chiuso con una perdita di 29,2 milioni di euro. Dopo la cessione della partecipazione in Antonveneta ad Abn Amro e decadute l'Opa e l'Opas, sono scaduti anche gli impegni finanziari per la costituzione del consorzio di garanzia e il gruppo beneficerà, a partire dal 3 ottobre, di 2,9 miliardi di euro di liquidità. La liquidità potenziale, si legge nel comunicato che accompagna i conti, salirà a 5 miliardi di euro quando sarà perfezionata la vendita della partecipazione in Antonveneta per circa 2 miliardi. I contratti di cessione di quote di minoranza in società controllate sono stati chiusi «non essendo più funzionali alle esigenze strategiche del gruppo» e Bpi «provvederà a rientrare in possesso delle quote cedute in Efibanca, Banca Popolare di Cremona, Bipielle Ducato, Bipielle Network, Banca Popolare di Crema, Bipielle Immobili Strumentali, Bipielle Real Estate, Cassa di risparmio di Lucca, Cr di Pisa, Cr di Livorno e Cr di Bolzano». Tra le priorità strategiche c'è la ristrutturazione societaria e organizzativa con l'obiettivo «di semplificare la struttura del gruppo, migliorare il livello del servizio alla clientela e presidiare con maggior efficacia i rischi, intervenendo anche sui processi interni, in particolare sull'area Finanza». Il primo passo sarà l'aggregazione di Bipielle Immobili Strumentali e Basileus in Bipielle Real Estate e la dismissione o razionalizzazione di partecipazioni non strategiche. Sarà razionalizzata anche la rete commerciale. «Entro la fine del 2005 - spiega Bpi - è previsto il perfezionamento della cessione delle 25 filiali dell'area Toscana di Bpi a Cr di Lucca».Le Top News del Sole 24 ORE sul telefonino. | TOP al 48224 |
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